Il Comune di F. Fontana a tutela delle attività costrette alla chiusura dalle norme anticovid: il sindaco Denuzzo scrive ad Emiliano

Il Sindaco Antonello Denuzzo ha scritto al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento alle chiusure protratte di alcune attività, ecco il testo integrale della nota:

Ill.mo Presidente,

le recenti manifestazioni pubbliche degli esercenti commerciali del settore non alimentare, dei ristoratori, degli ambulanti e degli operatori dei servizi alla persona e dello sport, tenute anche nella nostra Città, hanno rimarcato la situazione di reale sofferenza patita da centinaia di persone costrette a tenere chiuse le proprie attività in base al DPCM 2 marzo 2021 e più in generale alla normativa nazionale per il contenimento del contagio.

A Francavilla Fontana abbiamo incontrato questi lavoratori e ascoltato le loro recriminazioni verso un trattamento percepito come iniquo rispetto agli altri settori e francamente le perplessità che esprimono – peraltro con grande dignità – non sembrano del tutto destituite di fondamento.

Per conto di tutta la nostra comunità Le chiediamo di fare anche Sua la ragionevole istanza di questi nostri concittadini di poter tornare a lavorare nel rispetto dei protocolli di sicurezza e quindi di farsi promotore di un cambio di strategia nella gestione delle aperture e chiusure, in quanto l’applicazione omogenea delle medesime misure restrittive in contesti molto diversi ha prodotto la conseguenza di creare disagi, ma senza incidere a fondo sulla diffusione del virus.

Le attività ambulanti e dei mercati si svolgono all’aperto e si possono organizzare con modalità tali da evitare assembramenti, anche con la collaborazione preziosa degli agenti della Polizia Locale e dei volontari.

D’altra parte occorre considerare che la prolungata inattività provoca a queste categorie un danno economico che non potrà essere recuperato semplicemente attraverso il meccanismo dei ristori, perchè a competere con questi nostri operatori non è la vetrina del vicino, ma il commercio online che, una volta acquisito come abitudine di consumo, potrebbe determinare conseguenze sociali rilevanti.

Anche le attività di parrucchieri, barbieri, centri estetici e operatori del fitness – rimaste aperte anche in zona rossa prima del nuovo DPCM – si sono allineate da maggio 2020 a protocolli igienico-sanitari puntuali, adottando a proprie spese una nuova organizzazione del lavoro con prenotazioni e appuntamenti distanziati.

Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, sono molto pochi quei codici Ateco non rientranti nell’elenco dell’allegato 23 del DPCM.

Per arginare le ripercussioni economiche del lockdown la nostra Amministrazione Comunale ha varato nella scorsa primavera una manovra finanziaria da oltre 1 milione di euro che ha consentito di abbattere per le imprese locali le imposte come TARI, TARIG e TOSAP, ma si tratta di misure che il bilancio del nostro Ente può sostenere soltanto in un contesto emergenziale.

Pertanto Le chiediamo di valutare in proposito ogni possibile azione del Governo regionale e di farsi portavoce delle ragioni che Le abbiamo rappresentato in Conferenza Stato-Regioni, la sede in cui la Sua recente elezione alla carica di Vicepresidente La investe di un ruolo di primo piano nella interlocuzione con i decisori nazionali.

Certi del Suo impegno e della Sua sensibilità, e rinnovando la nostra piena disponibilità a collaborare per trovare una soluzione immediata a questa situazione economica pesantissima e alle tensioni sociali che ne conseguono, La salutiamo cordialmente.

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