Il Comune farà la sua parte per salvare la Multiservizi, ma non è detto che ci riuscirà. Pesano le indagini della Magistratura

BRINDISI – Il Comune farà la sua parte per salvare la Multiservizi, ma non è detto che ci riuscirà. Questo in sintesi il concetto espresso dalla sub-Commissaria Danzì nell’incontro tra il Comune, il nuovo Amministratore unico della partecipata Giovanni Palasciano, i lavoratori e le sigle sindacali.

La sub-Commissaria si è esibita in un discorso duro ma franco. La prima novità esposta è legata alla modifica dello statuto della società (che dovrà avvenire entro il 31 luglio), la quale finalmente potrà trasportare i rifiuti derivanti dalle opere di pulizia del verde, mentre fino ad ora il trasporto era appannaggio della ditta che si occupava del servizio di igiene urbana.

La dr.ssa Danzì ha poi annunciato che ci si avvarrà di una società che dovrà effettuare una “due diligence” affinché venga accertata la reale situazione finanziaria della Multiservizi e non si incappi in futuro in brutte sorprese. Questa operazione è resa necessaria dalla serietà dell’intervento che il Comune è disposto a compiere per salvare la sua partecipata principale, dove sono impiegati 190 lavoratori. La volontà esplicitata dalla dr.ssa Danzì è quella di affidare alla Multiservizi quanti più servizi è possibile e di predisporre un piano di razionalizzazione (imposto entro il 30 settembre dal decreto Madia) che permetta di salvare la società dal baratro. Per fare ciò, però, è necessario che calino le percentuali inerenti l’assenteismo e le inidoneità; a tal riguardo è stato annunciato che il medico sarà individuato al di fuori della città di Brindisi.

Altro passaggio fondamentale della sub-Commissaria è quello legato alla mancanza di volontà dei lavoratori di svolgere altre mansioni rispetto alle consuete: il caso dei soli 9 addetti alla segnaletica è emblematico della situazione in essere. E proprio rispetto al settore dei parcheggi è stato sottolineato come non sia possibile chiudere in pareggio e limitarsi a fatturare soli 850.000 euro. La volontà del Comune sarà allora quella di affidare alla BMS nuovi parcheggi, a partire da quello di Piazzale Spalato, e di predisporre una serie di parcheggi serali prevedendo la presenza dei vigili urbani, con i quali si sarebbe chiuso un accordo sugli straordinari, così da risolvere una volte per tutte le problematiche che si verificano dopo le ore 22.

Insomma, la sub-Commissaria ha spiegato chiaramente che il Comune proverà a risollevare le sorti della società tramite la strada amministrativa, e che ciò sarà possibile solo con il lavoro dei dipendenti, ma non ha escluso tuttavia che le pesanti indagini in corso possano indurre la Procura a chiedere il fallimento della partecipata: “La Procura può chiedere il fallimento perché la società, in questo momento, non è in grado di pagare; il Comune è fuori di 19 mln per via delle anticipazioni di cassa! Ai lavoratori bisogna dirglielo che si è nella c…..”, ha esclamato la Danzì rivolgendosi al sindacalista Greco della Uil.

“Questa società non può continuare a mangiare soldi ed a far lavorare sempre gli stessi, i quali sono costretti a produrre per tutti”, ha poi tuonato, aggiungendo che “C’è una crisi di liquidità dovuta anche al mancato conferimento della sede della società. Per sanare questa situazione è necessario che la società fatturi, e per farlo bisogna produrre. A tal proposito, non escludiamo l’alienazione a privati dei rami che non funzionano, garantendo ovviamente una clausola sociale”.

Altri spunti sono giunti in merito alla necessità di individuare all’interno del personale del Comune una figura dirigenziale, così come si darà vita ad un sistema di performance ed a corsi formativi per implementare il numero di lavoratori nei settori maggiormente sguarniti. Rispetto alla possibilità di internalizzare alcuni servizi quali quelli cimiteriali, la volontà del Comune è quella di intraprendere questa strada, ma prima del giugno del 2018 questo non dovrebbe essere possibile per via del blocco delle assunzioni imposto dal decreto Madia. Certo, quando sarà possibile procedere a nuove assunzioni, sarà comunque necessario predisporre delle prove selettive ed inibire l’accesso a chi in passato abbia commesso reati gravi.

La sub-Commissaria ha voluto comunque chiudere il suo intervento in maniera ottimistica: “Abbiamo la speranza che se intraprenderemo percorsi virtuosi, potremo evitare anche il ricorso ad eventuali strumenti quali il concordato preventivo in continuità, come accaduto ad esempio per la Ecologica Pugliese. Ho trovato problemi anche peggiori nella mia vita professionale e credo che si possa vincere questa sfida, anche se, al pari del dr. Palasciano, non posso avere la certezza che si arriverà in porto”.

Molto breve, invece, è risultato il discorso del dr. Palasciano, che ha spiegato di avere ancora bisogno di tempo per prendere ulteriore contezza della situazione.

La volontà del Comune, insomma, c’è tutta, ma molto dipenderà dalle variabili legate alle indagini in corso della Magistratura, alla volontà dei lavoratori ed ai bilanci del 2015 e del 2016.

Andrea Pezzuto
Redazione
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