L’articolata posizione espressa dal segretario provinciale Claudio Niccoli del movimento Idea per Brindisi, componente autorevole dell’attuale maggioranza al Comune di Brindisi, non ci sorprende ma allo stesso tempo ci inquieta. Nelle ultime elezioni amministrative la compagine di centrosinistra Pd-5stelle-civiche ha caldeggiato e attuato, con fermezza, la campagna liste-pulite finalizzata ad una selezione degli aspiranti consiglieri comunali. Analogo “modus operandi” fu promosso anche nella scorsa consiliatura e ha permesso di portare una ventata di novità in consiglio comunale.
Per questo le parole del segretario Niccoli, il cui movimento esprime un’importante rappresentanza in consiglio e in giunta, ci preoccupano e ci lasciano numerosi interrogativi. A chi si riferisce? Quali sono questi ‘business’ da fermare? Quali sono i micro interessi e da chi sono rappresentate le lobbies? Perché paventare addirittura una crisi istituzionale?
La città ha bisogno di chiarezza e trasparenza e non può interpretare i ‘segnali’ del linguaggio politichese utilizzato per il comunicato che getta pesanti ombre sull’intero consiglio comunale. È oltremodo stucchevole la litania di individuare, a causa della propria inefficienza e responsabilità politica, sempre i dirigenti quali capri espiatori.
Si sostenga onestamente, piuttosto, un’operazione verità e si utilizzino tutte le modalità previste dalla legge per tenere la pubblica amministrazione lontano dalle grinfie di coloro i quali “ritengono la pubblica amministrazione una grande mucca da dove attingere ogni giorno latte” così come evidenziato nel comunicato.
Allo stesso tempo però non si ammorbi la città con i contrasti interni, già evidenti dalle prime battute, di una maggioranza così eterogenea da non avere una chiara identità politica.
Partito Democratico Brindisi