Il Movimento No Tap conferma la volontà di manifestare

Movimento No TAP conferma la volontà di manifestare per domani Venerdì 12 Aprile e convoca una conferenza stampa  alle ore 9,00 vicino al Bar Matteotti , di fronte al Comune di Brindisi, per informare la opinione pubblica delle prescrizioni ricevute dal nuovo Questore di Brindisi Rossi in tarda serata di ieri da Aprile Roberto che prevedono il divieto a svolgere un sit-in in Piazza Sottile –De Falco.

Basta leggere le motivazioni a sostegno delle prescrizioni realizzate dal Questore di Brindisi  per capire quanto siano pretestuose ed immotivate queste decisioni .

 Tanto da apparire  ai nostri occhi come decisioni prese altrove a sostegno di chi vuole imporre un modello di sviluppo ancora sbagliato  sul nostro territorio.

La prescrizione  prevede  il divieto di manifestare in Piazza Sottile-De Falco Venerdì 12 Aprile in concomitanza del convegno organizzato  dal Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia , con il patrocinio del Comune di Brindisi e della Regione Puglia a Palazzo Nervegna.

Il tema del convegno è:

la transizione energetica verso la decarbonizzazione .

Le sfide del Piano Energia Clima

Il Convegno vede la presenza di esponenti politici regionali e nazionali di primo piano  e   delle società coinvolte .

Un convegno troppo pieno di persone di persone importanti per non capire  che ha degli obiettivi ben chiari e definiti precedentemente.

Il Movimento No Tap della provincia di Brindisi aveva deciso nei giorni scorsi di realizzare un sit in nelle vicinanze del Convegno in piazza Sottile De Falco per denunciare questo “Festival delle buone intenzioni” che in realtà nasconde secondo noi la volontà immediata di imporre non uno gasdotto ma alcuni di più.

Un sit-in per dire No a scelte calate dall’alto ed imposte con la   violenza di uno Stato che per imporre il gasdotto di Tap era arrivato anche ad istituire una zona rossa a Melendugno con sospensione della libertà di circolazione servendosi di  centinaia di poliziotti.

La provincia di Brindisi e Lecce in queste settimane sono devastate  dai cantieri di Tap e della Snam   per far passare il gasdotto proveniente da Melendugno , a cui è possibile ancora opporsi.

Scelte avversate dalle popolazioni e decise nelle stanze delle multinazionali , spesso in odore di mafia come l’uccisione della giornalista di Malta , Daphne Caruana Galizia , ci ha fatto pensare.

Mentre il mondo chiede che i cambiamenti climatici vengano combattuti oggi e non domani le grandi società impongono alle nazioni scelte energetiche come quella dei gasdotti che rimanda la fuoriuscita dalle fonti fossili di almeno 40 anni , necessari per ammortizzare gli investimenti.

Il Pianeta secondo organismi scientifici delle Nazioni Unite non può permettersi il lusso di un ulteriore aumento della temperatura , pena la sua distruzione non oltre i prossimi 12 anni.

Poter esporre dei cartelli davanti al convegno di domani diventa così un problema di ordine pubblico , ma noi pensiamo che il vero problema sono loro che stanno portando il pianeta alla distruzione.

 

Movimento No Tap della Provincia di Brindisi

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