CAROVIGNO – Dopo aver appreso dalla stampa locale le vicende legate all’ultimo consiglio comunale di Carovigno, l’Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M., diretta dall’attore regista Maurizio Ciccolella, intende informare la comunità di un evento increscioso quanto inaspettato e chiedere, allo stesso tempo, che il Comune ripensi alla propria posizione assunta con l’Associazione.
Lo scorso 24 giugno l’Associazione ha ideato e realizzato una prima edizione del primo San Giovanni di Carovigno. Il progetto battezzato “Sogni e Fuochi” ha animato dal pomeriggio alla sera varie location della città, con un successo di pubblico straordinario, peraltro commentato positivamente dalla stessa Amministrazione che negli impegni verbali assunti dall’Assessore Pietro Laghezza si esprimeva l’idea di ripetere per l’anno successivo l’evento. Ribadiamo “evento” e non serata, perché Carovigno è stata invasa da cittadini e turisti e senza tema di peccare di presunzione, oltre ai numeri, il progetto si è contraddistinto anche per un ottimo livello di qualità. Come è stato riportato nei giorni immediatamente dopo anche sulla stampa.
Questa ci sembra essere la prova provata che per fare bene cultura non c’è sempre bisogno di spendere capitali importanti, per quanto sia comprensibile il desiderio di ospitare grossi nomi nella propria Città.
Ciò che appare strano è quando un grosso evento dispendioso può essere scelto e un evento non meno importante ma meno costoso viene bocciato. Accade, infatti, che, mentre ci si preparava a proporre la seconda edizione di Sogni e Fuochi, avendo tra l’altro lasciato altri impegni perché l’Assessore Laghezza continuava a confermare che il San Giovanni si sarebbe fatto, l’Amministrazione di Carovigno, per le vie brevi, ci ha fatto sapere che la notte di San Giovanni non si rinnova, ma che, invece, sa da farsi un concertone di 30.000,00 € e altre manifestazioni.
Questa Associazione, avendo realizzato una manifestazione ben riuscita, anticipata peraltro da un corso di recitazione offerto gratuitamente alla città, che ha coinvolto diversi giovani di Carovigno, con una spesa complessivaassai contenuta, esprime il proprio rammarico anche perché viene penalizzata l’idea di creare una continuazione di eventi riusciti ed apprezzati, fatto che è il presupposto di ogni buona progettazione culturale, e che sappiano coinvolgere anche direttamente la comunità.
Per queste ragioni si chiede che l’Amministrazione ripensi ad una decisione che ci è sembrata affrettata e peraltro non chiaramente motivata.
L’Associazione, alcuni giorni prima della comunicazione ufficiosa che il progetto Sogni e Fuochi non si sarebbe replicato, aveva provveduto ad inviare all’Ente una richiesta bonaria ma formale di chiarimento, relativamente al pagamento della fattura ancora non saldata dal Comune di Carovigno relativa proprio allo stesso progetto.
In allegato riportiamo alcune foto che raccontano solo in modo approssimativo ciò che è accaduto lo scorso 24 giugno a Carovigno e che oggi, pare, non si voglia più.