BRINDISI – Quanto sta accadendo in queste ore al Dormitorio è un ripiego alla vera risoluzione dei problemi. Si cerca di “ridurre” il numero delle persone da accogliere al dormitorio nel modo più scorretto possibile. In questi giorni le forze politiche che compongono la maggioranza del Comune di Brindisi sono state silenti, l’amministrazione si è rivelata assolutamente inadeguata a svolgere i propri compiti. Nessun esponente dell’amministrazione , infatti, si è occupato di verificare le fragilità delle persone presenti al dormitorio, mentre oggi si sta provando a risolvere con la militarizzazione.
Al dormitorio sarebbero serviti assistenti sociali, non poliziotti, senza nulla togliere alla professionalità delle forze dell’ordine. Questa accelerazione sulla repressione rende esplicito l’atteggiamento pilatesco del Comune di Brindisi nei confronti di una vicenda che necessita di approfondimento e di soluzioni che tengano conto dei singoli percorsi delle persone che al dormitorio vivono.
Al fondo di questa vicenda resta un fenomeno a cui non tutti sono interessati: il lavoro dei braccianti stranieri nelle nostre campagne e lo sfruttamento che queste persone subiscono.
Siamo persuasi che la repressione che si sta mettendo in atto in queste ore abbia come obiettivo di nascondere tale problema e che l’opinione pubblica ne venga a conoscenza, stante il fatto che i beneficiari ultimi del lavoro di queste persone, regolari o irregolari che siano, sono le aziende del territorio.
Ci aspettavamo un atteggiamento diverso da chi si proclama di sinistra. Nella casa del popolo con chi ha deciso di supportarci in questa battaglia andremo avanti nel sostegno e la tutela di questi lavoratori.
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