BRINDISI – La presentazione pubblica della candidatura di Rosetta Fusco come segretaria provinciale del PD, avvenuta ieri sera nella sede del circolo di Brindisi, potrebbe aver sancito l’inizio di una nuova era per il partito.
Rosetta Fusco, nel corso del suo intervento, è stata molto chiara: “Dobbiamo creare una classe dirigente nuova, che anteponga gli interessi del partito a quelli propri. Gli iscritti ed i giovani devono tornare centrali: con me lo spazio ai giovani sarà garantito, ci potete giurare”.
E proprio la mission incentrata sul rinnovamento e sull’attenzione ai giovani ha creato un momento di riflessione in seno alla candidata: “Quando mi è stata proposta la guida della segreteria provinciale, ho subito pensato al mio anno di nascita. Alla fine però mi sono convinta che non devo pensare a quando sono nata: il partito mi ha chiamata a svolgere un ruolo importante, ad aprire ai giovani, ed io devo rispondere con entusiasmo, come ho sempre fatto”.
I toni della candidata, poi, si sono fatti lievemente più polemici: “Mi è dispiaciuto che non si sia raggiunta l’unità, ma non per me, ma per il partito. Le diversità vanno curate, rappresentano una ricchezza, ma non devono nascondere interessi personali”. E sul ruolo che dovrà avere Brindisi all’interno della Puglia ha poi aggiunto: “E’ giunto il momento che Brindisi reciti un ruolo da protagonista; non deve più rappresentare il vaso di argilla in mezzo ai vasi di ferro. Emiliano deve sapere che Brindisi ambisce a competere alla pari con le altre province della Puglia”. Ed il Capoluogo, secondo gli intendimenti della candidata, avrà un ruolo centrale nel partito provinciale: “Un partito deve costruire, a Brindisi invece si è pensato a distruggere: abbiamo lasciato da soli i nostri rappresentanti istituzionali, che hanno dovuto costruire autonomamente dei percorsi per il territorio. Rassicuro il segretario del circolo di Brindisi sul fatto che nella federazione ci sarà un rappresentante del Capoluogo, così che possa portarvi all’interno le istanze della città”.
Più nette sono risultate invece le affermazioni del senatore Tomaselli, che ha sparato alcune bordate verso l’area Emiliano: “Sono molto deluso per quanto accaduto in questi giorni: ho letto dichiarazioni false, farneticanti e volgari. Chi rappresenta l’area Emiliano ci ha chiesto di firmare un documento politico, facendoci cambiare anche le virgole, e noi, come area Renzi ed Orlando, abbiamo assentito alla richiesta firmando quel documento. Bene, dopo 24 ore quel documento è stato stracciato proprio dai rappresentanti dell’area Emiliano. Ora, è legittimo cambiare idea, sono invece inaccettabili gli argomenti usati, come quello di dire che non c’era nessun accordo”. Anche il senatore ha poi rivendicato maggiore attenzione da parte della Regione rispetto alle potenzialità di Brindisi: “Brindisi merita più attenzione dal Governo regionale, e noi la richiederemo con forza. Certo, questo può farlo un partito provinciale autonomo, che compie le proprie scelte attraverso persone che non stanno a guardare ai propri ruoli ricoperti da Sindaco o da Presidente della Provincia (chiara l’allusione a Maurizio Bruno, da diverso tempo nel mirino di Tomaselli, ndr)”.
In linea con le dichiarazioni di Rosetta Fusco è risultato anche il segretario del circolo di Brindisi, Francesco Cannalire: “Serve l’esperienza di Rosetta affinché si possa mettere pace nei rapporti politici ed umani all’interno del partito. Il circolo di Brindisi sta provando a dare una svolta, vogliamo attuare un rinnovamento completo, partendo da un approccio culturale differente. L’unità sulla candidatura di Rosetta c’era, ma poi qualcuno ha pensato di veicolare le proprie ambizioni personali attraverso modi che rasentano la scorrettezza. Le correnti, le diversità all’interno di un partito costituiscono una ricchezza, ma se dietro a queste correnti si celano ambizioni personali, allora non va più bene: chi agisce secondo queste logiche, fa bene a guardare altrove, fuori dal PD”.
E grande sponsor di Rosetta Fusco è stato anche Corrado Tarantino, che non ha nascosto il proprio entusiasmo per la candidatura della stessa: “Siamo davanti ad una rivoluzione copernicana: abbiamo scelto una persona che non sbraita, che non pretende, che ha una storia personale conosciuta all’interno del partito. Avevamo immaginato un percorso congressuale diverso alla luce delle contrapposizioni del passato, volevamo un percorso unitario. Purtroppo, però, non basta nemmeno la firma su un documento: in realtà, sarebbe dovuta bastare una stretta di mano, invece hanno addirittura stracciato quel documento politico da loro stessi invocato e firmato (il riferimento è sempre ai rappresentanti dell’area Emiliano, ndr)”.
Insomma, fino al 22 ottobre, data del Congresso provinciale, il clima è destinato ad accendersi ulteriormente, con Antonio Elefante che dovrebbe oramai essere fuori dalla partita e con l’avvocato Monopoli che inizia a raccogliere endorsement di un certo rilievo. L’unitarietà, al contrario di quanto avvenuto per la nomina del segretario del PD di Brindisi, appare oramai scontato che non si raggiungerà: sarà però importante mantenere la discussione nell’alveo della correttezza e della civiltà, per non sporcare quella nuova immagine che il PD brindisino sta faticosamente provando a costruire di sé.
Andrea Pezzuto Redazione |
Chiedo scusa per l’assenza dovuta a indifferibili impegni lavorativi.
Avrei voluto esprimere personalmente il mio augurio alla NOSTRA candidata Rosetta Fusco ma aimè dovrò rimandare ad altra occasione il mio personale in bocca al lupo.
Pur non conoscendoLa personalmente (confido di poter rimediare appena possibile), dati gli attestati di stima di molti colleghi, ho molta fiducia che Lei possa costruire una segreteria forte che sappia far riemergere la provincia di Brindisi dal torpore in cui è caduta negli ultimi tempi.
Soprattutto in virtù di attacchi sia esterni che interni che ci privano delle giuste opportunità di sviluppo e della necessaria autonomia nelle scelte che dovrebbe riguardare il nostro territorio.
A questo proposito spero possa realmente prendere in considerazione l’idea di riconoscere al circolo di Brindisi la giusta rappresentanza, magari con il rafforzativo della nomina di un “segretario aggiunto” più che un vice segretario, sulla falsa riga del ticket che il nostro segretario nazionale Renzi ha stipulato con il ministro Martina ai tempi del congresso nazionale.
Sarebbe una bella occasione per ribadire a tutti la nostra capacità e voglia di fare realmente squadra affrontando in modo compatto e deciso la gestione del circolo provinciale. Non siano i titoli e le cariche un impedimento ma possano invece servire a dare un’identità al nostro territorio.
Certo che possa accogliere questo appello spassionato, Le auguro di poter svolgere un buon lavoro.
Antimo Tateo, iscritto al circolo di Brindisi.