Rosy Barretta

MESSAGGIO ELETTORALE

BRINDISI – L’imprenditrice brindisina Rosy Barretta è candidata del PD al Senato nel collegio proporzionale Puglia 2. La presidente provinciale del partito, membro della commissione “Porti e Infrastrutture” e della commissione “Ambiente” di Confitarma (Confederazione italiana armatori), nota per il suo impegno ambientalista (con Legambiente e Greenpeace) e nel mondo del volontariato, inaugurerà domani (sabato) alle ore 18 il suo comitato elettorale in corso Umberto I a Brindisi, con accanto Fabiano Amati, anche lui candidato.

Quali saranno i punti cardine del suo impegno parlamentare?

«Gli stessi che hanno guidato in questi anni il mio impegno politico e sociale: lavoro, economia, ambiente, cultura, turismo e sicurezza. Ritengo che siano gli argomenti che stiano più a cuore anche ai brindisini e ai pugliesi».

Il lavoro probabilmente più degli altri.

«Ed è proprio per questo motivo che lo metto al primo posto. In questo settore il governo uscente ha fatto tanto (riduzione del costo del lavoro, bonus 80 euro, Jobs Act, Reddito di inclusione…), ma tanto bisogna ancora fare, soprattutto qui al Sud, dove è necessario continuare a sostenere in ogni modo la lotta alla disoccupazione giovanile e la crescita di nuove imprese. Solo così potremo frenare la nuova emigrazione di ragazzi e ragazze costretti a partire per trovare un impiego».

Da imprenditrice, come intende sostenere l’economia salentina?

«Facendo partire le bonifiche della zona industriale. Non perdendo l’opportunità delle Zone economiche speciali (ZES). Sfruttando i vantaggi del piano Industria 4.0. Rilanciando il porto di Brindisi: sbloccando investimenti e creando nuovi traffici, per esempio realizzando un deposito costiero o sfruttando le opportunità della cosiddetta “via della Seta”. Continuando a garantire la crescita degli aeroporti di Puglia. Stimolando lo sviluppo del Made in Puglia e dell’enogastronomia locale che tanto ha contribuito a farci diventare famosi nel mondo.

Già solo con queste voci si potrebbe cambiare il futuro della nostra terra, assicurandole anni di prosperità e speranza».

Il suo impegno ambientalista è addirittura precedente a quello politico. Non può andare in contrasto con l’impegno al fianco delle industrie?

«La tutela dell’ambiente e lo sviluppo industriale devono convivere e creare un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile. Su Brindisi, in particolare, il prossimo governo dovrà sostenere gli enti locali nel processo di riconversione, già avviato, delle centrali elettriche e nella pianificazione di nuove direttrici di sviluppo che mettano in primo piano l’agricoltura, il turismo e la green economy.

Ecco, nel turismo forse Brindisi è rimasta fanalino di coda.

«Il capoluogo deve imitare la provincia e sfruttare il momento propizio: la Puglia è cresciuta tanto in questi anni, ma Brindisi potrà farlo ancor di più, se riuscirà a dar vita ad un polo di attrazione turistica costituito dal Castello Alfonsino finalmente ristrutturato e utilizzato (io ne farei il Museo terminale della via Appia), se saprà attrarre nuovi target di turisti (la via “Francigena del Mare” potrebbe essere un’idea molto attrattiva), se saprà trasformare il suo litorale in un lungomare degno delle migliori città turistiche internazionali.

Sta facendo tante promesse, saprà mantenerle?

Sono una imprenditrice, non mi sono mai piaciute le promesse irrealizzabili. Ho sempre preferito l’impegno concreto e obiettivi a portata di mano. Perché l’Italia oggi ha bisogno di risultati, non di slogan. E Brindisi ha bisogno di una rappresentanza forte e autorevole in Parlamento.

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