RIMINI – Dal 9 al 10 novembre scorsi il sindaco Angela Carluccio e l’assessore alla Attuazione del Programma Vito Carella si sono recati, con auto privata, alla “Fiera Ecomondo 2016” che si tiene ogni anno a Rimini.
Si tratta, per chi non lo sapesse, di una Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, in cui accorrono centinaia di espositori da tutta Europa. Qui si chiudono accordi, si trovano clienti, ci si aggiorna sulle novità in continua evoluzione di questo settore, si trovano soluzioni tecnologiche inedite per lo smaltimento dei rifiuti, per la valorizzazione dell’acqua, per il trattamento dei comparti marini inquinati, per la trasformazione efficiente delle materie prime e seconde e nell’uso delle energie rinnovabili.
Fermo restando che vorremmo ancora capire quale utilità possa avere avuto questo viaggio per la città di Brindisi, atteso che, in tema di rifiuti, siamo sempre più al collasso, ci saremmo aspettati che il sindaco e l’assessore ci avessero ‘illuminati’ su quanto hanno potuto apprendere in tema di innovazione e di tecnologie sullo smaltimento dei rifiuti, ma tant’è. Nel frattempo, siamo ancora in attesa della nuova ditta che si occuperà del servizio di raccolta, mentre Ecologica Pugliese continua a subissarci di ricorsi al Tar.
Ma la questione è un’altra. La determina di impegno di spesa per quella missione per due persone (Carluccio e Carella, appunto) è stata fatta il 28 novembre 2016 (n. 311), mentre è stata pubblicata oggi, lunedì 13 febbaraio, a distanza di tre mesi e mezzo dalla data della missione e di due mesi e mezzo dalla data della determina.
Spulciando sull’Albo Pretorio del Comune, abbiamo trovato i giustificativi di spesa del viaggio e del soggiorno per il sindaco e per l’assessore Carella. Oltre al rimborso chilometrico e di autostrada (con pasti e bibite annesse), per un importo pari a euro 557,19, abbiamo trovato anche due ricevute, di pari importo, di 152,50, per il soggiorno presso l’Hotel Corallo di Riccione. Il fatto quanto mai singolare è che entrambe le ricevute portano come numero di stanza la ‘500’ ma, soprattutto, che in una stanza alloggiavano tre persone e, nell’altra (sempre n.500), alloggiava una persona.
La domanda sorge spontanea: se nella determina di impegno di spesa si parlava di due persone e, specificatamente, del sindaco Carluccio e dell’assessore Carella, per quali altre due persone ha pagato il Comune, ovvero i cittadini? E come mai l’albergo presso il quale alloggiavano le quattro persone ha indicato come numero di stanza la stessa?
Una risposta sarebbe gradita. Non tanto a noi, quanto ai brindisini. Ricordiamo che l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino fu indagato per peculato perchè utilizzò carte di credito del Comune di Roma per pagare cene ad ospiti non di rappresentanza.
Pamela Spinelli Direttore responsabile |
Il Sindaco è avvocato e, queste cose dovrebbe saperle!!!!