BRINDISI – Ettore Bassi in scena con uno spettacolo ispirato alla storia vera di Angelo Vassallo, «Il sindaco pescatore». Comincia così, martedì 22 novembre, la decima stagione del Teatro Verdi di Brindisi. Martedì mattina, alle 11.30, Bassi sarà al «Giorgi» per incontrare gli studenti.
L’attesa si assottiglia e il sipario comincia a palpitare. La decima stagione del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi fa il suo esordio, martedì 22 novembre alle 20.30, e a tenerla a battesimo è uno degli interpreti della tv e del cinema più popolari, Ettore Bassi. Lui con la tenuta da pescatore rifà i passi di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica brutalmente assassinato sei anni fa. «Il sindaco pescatore» è il titolo della prima al Verdi, primo di tredici appuntamenti che tratteggeranno la stagione fino ad aprile. Lo spettacolo, prodotto dalla Panart di Michele Ido, è diretto da Enrico Maria Lamanna, con musiche originali di Pino Donaggio.
Ettore Bassi è dunque «Il sindaco pescatore», la storia di un eroe moderno, un visionario capace di ascoltare i suoi sogni prima di tutto: un esempio che diventa memoria e la memoria che si trasforma in messaggio, soprattutto per le nuove generazioni. Per questo Ettore Bassi, prima dello spettacolo, martedì mattina alle 11.30, incontrerà a scuola studenti e docenti dell’ITT «Giorgi».
Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola ponevano fine alla vita di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Circa dodici anni prima Angelo, ancora solo pescatore, nauseato dal degrado e dall’incuria in cui il suo paese e il suo mare erano sprofondati, aveva deciso di impegnarsi in prima persona. Studiando durante le lunghe notti passate in mare, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro faticoso, aveva deciso di candidarsi a sindaco.
La sua semplicità, unita a un carisma innato, aveva convinto la gente di Pollica e della sua maggiore frazione, Acciaroli, nel cuore del Cilento, ad eleggerlo. Il programma era semplice, «per andare avanti bisognava tornare indietro», cioè recuperare i valori del passato, far tornare Acciaroli agli splendori di una volta. La politica della legalità e del rispetto per l’ambiente. La politica dell’ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che dà fastidio ai potenti e ai farabutti. In poco tempo Vassallo aveva compiuto una vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio di pescatori in paradiso per i circa ventimila turisti che lo frequentavano ogni estate.
Purtroppo questo improvviso benessere, questa ricchezza repentina avevano attirato ad Acciaroli anche gli speculatori, gli imprenditori collusi con la malavita, gli spacciatori: la camorra. Angelo si schiera contro questi poteri in prima persona, spesso da solo. Per questo viene ucciso, lasciando nella disperazione una comunità intera.
L’operato di onesto amministratore di Angelo Vassallo è raccontato dal fratello Dario nell’omonimo libro (da cui è tratta la drammaturgia dello spettacolo, insieme ai racconti di chi lo ha conosciuto) che affronta i temi dell’ingiustizia, della lotta all’illegalità e alla criminalità organizzata in una regione come la Campania. La storia di un eroe che nella normalità di una vita ambientata in uno dei luoghi più belli d’Italia, scrive un esempio straordinario da fissare nel tempo. Sua, tra le tante, l’iniziativa della dieta mediterranea inserita dall’Unesco tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Il tragico epilogo porta, infine, verso una profonda e amara riflessione che provoca in qualsiasi spettatore forti emozioni.
Lo spettacolo è un modo per ricordare il suo impegno, cercando di avvicinare il pubblico a un tema delicato come quello della lotta alla mafia e, come spiega l’interprete barese, di «smuovere le coscienze al fine di farle uscire dalla condizione di omertà e di soggiogamento». L’attore si è recato ad Acciaroli «per respirarne l’aria – dice – e trarne magari ispirazione, scrutare le facce della gente e parlare con loro. Lo spettacolo prende vita sia in teatri sia in spazi culturali, ma mi piace portarlo anche nelle piazze e nelle scuole, permettendo al messaggio finale di arrivare a tutti».
Si comincia alle ore 20.30. Durata dello spettacolo: un’ora e 15 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 20 euro; galleria 15 euro; studenti al di sotto dei 25 anni 10 euro; ragazzi fino a 12 anni e gruppi scolastici di minimo 15 studenti 6 euro
Biglietteria online http://bit.ly/2fAqRQI
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