Il sogno è realtà! Dopo 33 anni il Brindisi torna in C1 dopo una partita tutta cuore – di Giancarlo Errico

Incredibile ma vero, il Brindisi dopo 33 anni torna con pieno merito in un campionato professionistico come la serie C e lo fa dopo uno spareggio che, come tutte le partite “secche”, è stato vibrante, entusiasmante ed emozionante. Tutta la città era in fibrillazione per questo match che si presentava incerto e difficile non solo per il rispetto che meritava la Cavese, capolista per quasi tutta la stagione, ma anche per i tanti match persi negli anni passati, validi per una probabile promozione (2002/2003 contro l’Acireale, 2003/2004 contro il Vittoria e 2009/2010 contro la Cisco Roma). A rendere ancora più difficile qualunque tipo di pronostico ci si è messa anche la scelta della sede di gioco e non perché il campo prescelto potesse condizionare il risultato, quanto per l’incertezza sull’effettiva possibilità di giocare regolarmente o rinviare ad altra data, fatto che poteva deconcentrare o destabilizzare le squadre coinvolte in uno scontro che decideva un intero campionato. Vibo Valentia ha sorriso al Brindisi e tutto il popolo biancazzurro ha gioito sia al “Luigi Razza” che in città, con caroselli di auto strombazzanti e tanta gente festante per i corsi e le principali piazze del centro. Scene così avevamo quasi dimenticato di viverle per la squadra di calcio e rivederle riempie il cuore di allegria e di speranza per il futuro, e per questo è giusto e doveroso ringraziare la famiglia Arigliano per essere stata capace di costruire questa società e questa squadra. Legittimo è anche dare merito a tutto lo staff dirigenziale e tecnico, senza dimenticare i giocatori che, con la loro scelta di difendere mister Danucci, hanno dato la svolta decisiva che ha portato a questa splendida promozione. Menzionarli tutti, anche se lo meriterebbero, comporterebbe un notevole dispendio di tempo, ma ci sembra opportuno ricordarne alcuni per il loro ruolo determinante in questa cavalcata vincente, a cominciare dal capitano D’Anna, cuore, cervello e leader carismatico; Sirri, difensore con il vizio del gol; Cancelli, moto perpetuo del centrocampo; Vismara, il giovane portiere che partita dopo partita è cresciuto molto, tanto da diventare una sicurezza; Opoola il più giovane goleador che il Brindisi abbia mai avuto con le sue 10 reti. Ora godiamoci questo risultato pensando che i prossimi avversari saranno: Avellino, Benevento, Catania, Foggia, Taranto e tante altre grandi piazze… ci pensate? GRAZIE RAGAZZI!

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