“Illegittima l’apertura al traffico di Corso Garibaldi, si disponga l’immediata chiusura”

rossi cellie

BRINDISI – I Consiglieri comunali di Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie intervengono sulla questione relativa alla apertura o meno di Corso Garibaldi.

Di seguito, il testo della nota:

“La querelle sull’apertura o meno di Corso Garibaldi al traffico assume sempre più dei profili di illegittimità. Il 31 ottobre è infatti scaduta l’ordinanza sindacale che prorogava l’apertura al traffico del Corso e consentiva il parcheggio degli autoveicoli.

Ebbene con lo scadere di tale ordinanza torna ad essere valida l’ordinanza sindacale n. 2261 del 30 novembre 2002 firmata all’epoca del Sindaco Antonino dall’allora Vice Sindaco Salvatore Brigante, tutt’ora assessore ai Lavori Pubblici, con la quale si dava seguito al Piano della Mobilità Urbana appena approvato e si stabiliva la chiusura al traffico dei Corsi.

Quindi in assenza di una  nuova ordinanza dal 1 Novembre il corso doveva nuovamente essere chiuso al traffico , ripristinando la Zona a Traffico Limitato, cosa non avvenuta, con un corso che è stato tenuto aperto al traffico in violazione della predetta ordinanza 2261 del 30 novembre 2002.

Vengono quindi al pettine tutte le criticità che avevamo segnalato in consiglio comunale quando discutemmo il nostro ordine del giorno sulla chiusura al traffico del Corso.

E’ del tutto evidente che un Piano Urbano della Mobilità approvato da Giunta e consiglio Comunale nel 2002 e poi riadeguato con provvedimento della Giunta Mennitti non possono essere superati con una Ordinanza Sindacale se non per motivi ben precisi e limitati nel tempo, quali potevano essere i lavori su Via del Mare.

Ma oggi con il completamento dei lavori non è possibile emettere un’Ordinanza Sindacale che superi quanto prescritto da un Piano Urbano della Mobilità approvato che a tutti gli effetti parte integrante del Piano Urbanistico attualmente vigente.

Chiediamo alla Sindaca di procedere, vista l’assenza di disposizioni supportate da ben precise motivazioni, alla chiusura immediata del Corso, stante anche la responsabilità civile e penale per tutto quello che può accadere con il transito sul corso in violazione dell’unica ordinanza oggi in vigore , quella del 2002, che ne stabilisce la chiusura”.

 

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