FASANO – Il Comune di Fasano è comproprietario di alcuni immobili ubicati nel cosiddetto rione “Barsento”, in pieno centro cittadino, e, in particolare, in via Mignozzi, nonché sempre in via Mignozzi ma ad angolo con via Passiatore, e in via Adami. Orbene, questi immobili sono tutti occupati da persone che non hanno titolo ad abitarvi; per questo l’assessore comunale al Patrimonio Leonardo Deleonardis ha preso carta e penna chiedendo all’Asl brindisina, alla locale Compagnia dei carabinieri ed al Comando di Polizia locale d’intervenire al più presto per effettuare appositi sopralluoghi finalizzati a verificare le condizioni igienico-sanitarie dei beni in questione, nonché ad identificare le persone che attualmente li occupano.

«È necessario che il patrimonio di cui siamo comproprietari venga gestito in modo organico e ottimale – afferma l’assessore Deleonardis -; non è più possibile continuare ad occuparsi dei nostri beni senza una precisa linea di condotta, senza una programmazione omogenea e puntuale. Occorre rimettere tutta la materia del patrimonio in ordine – sottolinea Deleonardis – in modo da avere un quadro chiaro delle nostre proprietà (ed anche di quelle in comproprietà), così da iniziare ad ipotizzare un uso più congruo e confacente ad immobili che, non dobbiamo dimenticarlo, sono di tutti e che debbono “servire” alla causa comune». L’assessore stava lavorando da alcune settimane ad una sorta di inventario accurato dei beni di proprietà comunale e di quelli in comproprietà che, però, non sono nella piena disponibilità dell’Ente locale per svariate ragioni, tra le quali proprio quella dell’occupazione dei beni da parte di persone che non ne hanno titolo; in ogni caso, l’amministratore ha colto al volo l’emanazione di una circolare del 1° settembre scorso del ministero dell’Interno sull’argomento per dare un’accelerata alla risoluzione della questione. «Venire a capo, finalmente, della materia degli immobili comunali significa dare regole certe che valgono per tutti – spiega Deleonardis – in modo da guardare, in prospettiva, alla loro produttività. A questo proposito, infatti, dopo una ricognizione precisa dei beni e dopo questi sopralluoghi che mi auguro possano tenersi nel più breve tempo possibile, non escludiamo di predisporre specifici bandi per la riqualificazione di eventuali aree e per l’affidamento regolare degli immobili. Su questa strada ci siamo adesso incamminati – afferma Deleonardis – e contiamo di percorrerla tutta per il bene e lo sviluppo della città».

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