IN ARGENTINA ESPLODE IL SINGOLO DI DEG ‘’DOMANI CHE NE SOO’’

A circa 40 chilometri da Buenos Aires, immerso in una delle zone più povere dell’Argentina, si trova un uomo di fede che ha deciso di combattere la disperazione con la speranza e il sorriso. Padre Renato, parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena, è una figura ben nota nella sua comunità. Non solo per la sua dedizione spirituale, ma anche per l’incredibile impegno sociale che ha trasformato la sua parrocchia in un faro di luce per i più bisognosi.

La Diocesi in cui opera è una delle più povere del paese. Ogni giorno, Padre Renato si occupa di gestire due mense parrocchiali, che offrono pasti caldi a quasi 500 persone, molte delle quali vivono in condizioni di estrema povertà. “I nostri quartieri sono molto poveri e purtroppo c’è molta droga, violenza, povertà estrema, anziani soli e giovani che non riescono a trovare una via d’uscita,” racconta Padre Renato con una voce che tradisce tanto dolore quanto determinazione.

Ma Padre Renato non si è fermato al solo aiuto materiale. Oltre a essere il parroco di Santa Maria Maddalena, è anche il delegato del vescovo per la pastorale giovanile della diocesi e cappellano degli scout. In questi ruoli, ha visto da vicino la sofferenza dei giovani, spesso persi in un mondo che non sembra offrire loro opportunità. La sua missione, quindi, è anche quella di riaccendere la speranza nei loro cuori.

Ed è proprio con questo spirito che Padre Renato ha deciso di fare qualcosa di straordinario. Un giorno, mentre navigava su internet, si è imbattuto in una canzone estiva che ha catturato la sua attenzione: “Domani che ne so” di Ignazio Deg. La melodia allegra e le parole spensierate lo hanno ispirato a trasformare questa musica in uno strumento di unione e gioia per i suoi ragazzi.

Così, con l’entusiasmo contagioso che lo caratterizza, Padre Renato ha iniziato a coreografare una danza per i giovani della parrocchia. “Non è solo una canzone, è un modo per farli sorridere, per fargli capire che c’è sempre un domani migliore,” spiega. Ogni settimana, i ragazzi si riuniscono nel cortile della parrocchia, lontano dalle strade pericolose, per provare i passi di danza sotto la guida del loro amato parroco.

La scena è commovente: decine di giovani che, tra risate e musica, si lasciano alle spalle le difficoltà quotidiane, trovando in quella coreografia un piccolo angolo di felicità. Per Padre Renato, questa iniziativa è molto più di un semplice passatempo. È un modo per rafforzare la comunità, per offrire ai ragazzi un’alternativa sana e divertente, lontana dalle tentazioni distruttive che li circondano.

“Abbiamo tanti progetti in mente… speriamo di riuscirci,” afferma con umiltà. E se c’è una cosa che questi anni hanno dimostrato, è che Padre Renato non è solo un uomo di fede, ma anche un uomo d’azione, capace di trasformare le sue idee in realtà, sempre al servizio dei più deboli.

In un contesto così difficile, dove ogni giorno è una sfida, la storia di Padre Renato e della sua parrocchia è un potente promemoria di come la fede, l’amore e la creatività possano portare speranza anche nei luoghi più oscuri.

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