Incubo di una famiglia: “Mia figlia di 45 giorni poteva morire a causa delle basole dissestate del Corso”

BRINDISI – Avevano deciso di trascorrere una domenica mattina di totale relax, passeggiando sui Corsi della città, baciati dal sole e felici per la nascita della loro bimba, avuta appena 45 giorni fa. Invece, la giornata si è trasformata in un incubo per una famiglia brindisina, la quale avrebbe potuto perdere la propria neonata per l’incuria degli addetti ai lavori.

La quasi disgrazia è avvenuta stamane, attorno alle 11:00, in Corso Umberto, all’altezza di una nota profumeria. Una donna è inciampata rovinando per terra, a causa di alcune basole dissestate, sbilanciando anche il passeggio con dentro sua figlia, nata appena 45 giorni fa.

La piccola, così, è stata sbalzata dal passeggino, sbattendo bruscamente la testa per terra. Immediatamente sono stati allertati i sanitari del 118, che hanno condotto la neonata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino di Brindisi, per gli approfondimenti clinici del caso. La prognosi è di cinque giorni. La bimba, ora, dovrà essere svegliata ogni due ore, per vedere se riesce a rispondere agli stimoli, se mangia o rimette, dato che a seguito della botta aveva perso i sensi.

“Mia moglie ed io – dichiara il padre della piccola, A.G. – eravamo sotto shock. Pensavamo davvero di perdere nostra figlia. Ringraziamo il Signore per come è andata, ma è una vergogna. Ringrazio anche gli esercenti ed i passanti che ci hanno assistito. Spero che per colpa dello shock mia moglie non perda il latte materno”.

La vergogna cui fa riferimento il signore riguarda proprio la situazione in cui versano i Corsi di Brindisi. Sono tantissime le basole dissestate, che attentano, come in questo caso, anche alla vita dei passanti. Stessa sorte sarebbe potuta capitare ad un disabile e ad un anziano. Per giunta, la zona dell’incidente è area pedonale, come per dire “state tranquilli, le macchine non passano”, e meno male!!!

A.G., poi, denuncia che “le basole su cui è inciampata mia moglie erano contrassegnate in rosso, quasi a voler indicare il pericolo. La situazione di pericolo, invece, come è giusto che sia, avrebbe dovuto essere delimitata da transenne, in modo da inibirne il passaggio. Anche i Vigili che sono intervenuti mi hanno dato ragione. E’ una vergogna come a Brindisi non si possa più camminare serenamente”.

Così, il padre di famiglia ha deciso di ricorrere alle vie legali: “Già domattina – afferma – andrò a parlare col mio avvocato di fiducia. Quanto è successo è colpa di chi non ha provveduto a delimitare la zona”.

Siamo nel 2017; sappiamo, con uno smartphone, se programmato, accendere anche le luci di casa nostra a distanza e non siamo in grado, invece, di fornire un minimo sicurezza ai pedoni!

Insomma, stiamo parlando di una basilare salvaguardia del cittadino. L’’attento’ (?) Ufficio Tecnico del Comune di Brindisi, in circostanze di tal fatta, dovrebbe alzare il telefono ed avvisare la Multiservizi per effettuare il transennamento del caso (la BMS ha comprato proprio l’anno scorso uno stock di transenne, ndr), onde evitare ai cittadini di incappare in ulteriori spiacevoli situazioni.

Tommaso Lamarina
Redazione

LASCIA UN COMMENTO