BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo di una interrogazione con risposta scritta rivolta al Sindaco di Brindisi da Teodoro Pierri, Capogruppo di Alternativa Popolare:
Egregia, l’ ATI formata dal Consorzio CO.ME.AP. e ARTEC ASSOCIATI ,vincitrice dell’appalto per la bonifica e messa in sicurezza del sito “ MICOROSA” ,sembrerebbe aver incaricato per l’esecuzione dei lavori tra gli altri,la ditta PARADIVI SERVIZI SRL.
Orbene, la PARADIVI SERVIZI SRL, è stata di recente oggetto di un provvedimento del GIP del Tribunale di Catania che ha disposto l’arresto del socio Antonino Paradivi ed il sequestro delle quote da questi detenute nel sodalizio.
Il sospetto alla base del provvedimento è quello di collusione con organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Del resto gia’ anni addietro la PARADIVI SERVIZI SRL era stata destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia adottato dal Prefetto di Catania.
Ai tempi dell’aggiudicazione della gara indetta dall’Amministrazione Comunale suscito’ non poco clamore l’entita’ del ribasso con cui l’ATI innanzi detta si era aggiudicata la commessa.
Il timore era che i lavori potevano essere non eseguiti a regola d’arte.
Timore giustificato laddove si consideri che l’aria in questione rientra nel Sito di Interesse Nazionale di Brindisi, e collocata all’interno del Parco Saline Punta della Contessa ed è stata interessata, in passato ,dal conferimento indiscriminato di milioni di metri cubi di fanghi tossici provenienti dallo stabilimento petrolchimico.
Una vera e propria “bomba ecologica” ,quindi, il cui risanamento effettivo è di vitale importanza.
La circostanza che tra le imprese esecutrici dei lavori vi siano aziende coinvolte in fatti illeciti o, addirittura, colluse con ambienti mafiosi non puo’, quindi, non suscitare preoccupazioni tra quanti sono delegati al governo della cosa pubblica.
L’argomento ha di recente formato oggetto anche di una interrogazione parlamentare del Gruppo del Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica.
Alla luce di queste premesse Le chiedo di conoscere se siano stati effettuati tutti i controlli miranti a verificare la permanenza dei requisiti richiesti per la partecipazione alla gara e per la successiva aggiudicazione e se non ritiene opportuno adottare provvedimenti di natura cautelare a salvaguardia dell’immagine dell’Amministrazione Civica e della salute dei cittadini.
E’ inutile sollevare un altro caso politico contro la sindaca. La situazione è questa: L’appalto è stato assegnato all’ATI formata da CO.ME.AP. e ARTEC ASSOCIATI. L’ATI ha incaricato dell’esecuzione di UNA PARTE (come riportato anche nell’interrogazione) dei lavori la ditta PARADIVI SERVIZI SRL. Dov’è il problema? L’ATI può decidere di togliere il lavoro alla Paradivi se quest’ultima avrà perso i requisiti richiesti. L’Ente appaltante non può decidere né di togliere l’appalto all’ATI, nè di intervenire nella scelta degli esecutori delle opere. Diversamente si rischia di innescare un meccanismo simile al gioco delle tre carte che si sta portando avanti con la spazzatura dove tutti ritengono di avere ragione e tutti voglio essere pagati e la mondezza sta lì.