Da anni lavorano nelle scuole di Lecce e provincia, per assistere i ragazzi disabili. Sono circa un centinaio gli uomini e le donne che si dedicano ai bambini con handicap, alcuni anche gravi e se ne occupano in modo del tutto illegittimo. Si perché questi lavoratori, circa trecentocinquanta, sono stati inquadrati dall’azienda sanitaria salentina, in categoria A, ovvero come ausiliari, quindi deputati a pulire gli ambienti scolastici e non a prendersi cura della persona, che invece é una mansione che spetta agli operatori socio sanitari.

L’anomalia, secondo il rappresentante sindacale Dario Cagnazzo, é che già nel 2010, l’Asl, nonostante i dipendenti avessero vinto una selezione per categoria B, inquadrò queste persone ad una fascia inferiore, come ausiliari, che quindi da anni si occupano dei ragazzi disabili, pur non potendolo fare per legge contrattuale.

“Se – dice uno di loro – dovesse accadere qualcosa, mentre pulisco in bagno il “mio ragazzo” o metto un tutore, io passo i guai, un domani il magistrato mi potrebbe dire: “chi ti ha detto di pulire il ragazzo? Così quando la mamma chiede ad uno di noi, se ad una certa ora possiamo dare la pillola per la terapia che deve fare suo figlio, sono responsabilità serie, per le quali noi non siamo assolutamente coperti.” Non solo, ma tolte queste persone che imboccano, lavano, aiutano i ragazzi con handicap, non c’é nessuno che possa sostituirli in maniera regolare.

“Chiediamo all’Asl e alla Regione – aggiunge il rappresentante sindcale Dario Cagnazzo – che si ponga fine a questo paradosso, individuando la soluzione con il passaggio di categoria da ausiliari a operatori socio sanitari, in modo che questa gente possa lavorare serenamente, senza costringerci a indire uno sciopero con disagi per le famiglie costrette a tenersi i ragazzi a casa.”

“Abbiamo già avuto vari incontri con l’azienda sanitaria – continua il sindacalista – che ci ha rimandato alla Regione che dovrebbe dare il suo nulla osta. C’é infatti una spesa da sostenere per questo cambio di contratto, pari a circa 80 euro lorde mensili a lavoratore.

“Il 28 dicembre – prosegue Cagnazzo – siamo stati a Bari, dove ci ha ricevuto l’assessore Leo, che ci ha riferito che si sarebbe preoccupato di parlarne con il direttore del distretto sanitario della Regione, Giancarlo Ruscitti. Oggi avremmo dovuto sapere qualcosa in più – dice – ma ancora niente, se é così, non ci resta che lo sciopero.”

La vertenza all’onor del vero é stata affrontata anche dalle altre sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e FIALS oltre dalla FSI, proprio perché i lavoratori vivono una situazione di precariato da molti anni, durante i quali hanno comunque acquisto le conoscenze necessarie ad assistere uno studente disabili. I rappresentanti sindacalisti scrissero una lettere alla direzione dell’Asl leccese, c’é anche chi ha presentato ricorso davanti al giudice, il quale avrebbe già intimato l’Asl di trovare una soluzione, perché così stando le cose, avrebbero la meglio i lavoratori.

(Fonte http://www.sanitasalento.net/contratti-illegittimi-assistere-bambini-disabili/)

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