Integrazione scolastica, Macchia (Cgil) risponde a Niccoli: “Occorre fare chiarezza”

Apprendiamo in questi minuti della nota a firma di tal Claudio Niccoli, presumibilmente cittadino del comune di Brindisi poco attento alle tematiche politico sociali del nostro capoluogo.

Siamo stati fortemente combattuti se replicare al suo comunicato, in genere i nostri contributi sono mirati ai temi specifici del lavoro ed evitiamo di entrare in polemiche sterili, ma il contributo prodotto dal Niccoli è un raro esempio di attacco diretto ad un Sindacato ed alle persone dello stesso, assolutamente privo di qualsivoglia sostanza nei fatti.

La nota da lui sottoscritta, oltre che di contenuti poco edificanti in fatto di stile, si contraddistingue soprattutto per la distorsione dei fatti in merito al servizio di integrazione scolastica, basato sul nuovo Regolamento Regionale.

Ed infatti, ci scusiamo con i lettori se ancora una volta siamo costretti ad illustrare la normativa entro cui si è svolta la gara per il servizio di integrazione scolastica, ma auspichiamo che in questo caso l’antico brocardo “ repetita iuvant “ possa essere fonte di illuminazione per coloro che a tutt’oggi, pur arrogandosi il diritto di giudicare il lavoro altrui, non ne abbiano ancora recepito i contenuti

Bene, la gara tenutasi è stata del genere gara aperta, e questo significa che gli importi assegnati al servizio variano a seconda del numero di utenti. Il Comune di Brindisi pur di assicurare un servizio completo alle famiglie con figli disabili in età scolare, si è, altresì, assunto l’impegno di assicurare un servizio pomeridiano a supporto di queste famiglie.

Prima ancora di definire il numero di utenze si era addirittura parlato di un monte ore massimo di 27 ore settimanali, ma questo non poteva passare poichè i ragazzi disabili erano ancora in fase di accertamento della inidoneità ed anche perché si sarebbe raggiunto un accordo che avrebbe oltremodo penalizzato i lavoratori.

Ora, e questo posso sostenerlo con orgoglio, le categorie sindacali del Pubblico Impiego, col supporto delle Confederazioni, hanno raggiunto un risultato unico in provincia, considerato che lì la media oraria è di solo 18 ore contro le 30 previste dal Comune di Brindisi.

Quindi, ad oggi, non si comprende l’articolo postato dal Niccoli, che potrà anche non aver gradito l’accordo sottoscritto, ma non può comunque per questo spostare l’attenzione su dati risibili e completamente fuori dalla tematica.

Siamo tutti consapevoli che ogni accordo sia perfettibile, però in questo momento storico in cui il welfare ha subito grossi tagli e non ci sono fondi sufficienti, questo accordo era il miglior accordo possibile.

La stessa CGIL in passato ha presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica poiché sul territorio, tranne Brindisi, non era assicurato agli studenti diversamente abili “ il giusto tempo scuola “ .

Al contempo ribadiamo che ci renderemo promotori di ulteriori, nuove e migliorative richieste di aiuto economico verso tutti gli Enti, e cercheremo anche di spingere così come abbiamo sempre fatto, sulla internalizzazione del servizio. Perché la CGIL è fermamente convinta che i servizi core debbano essere a totale gestione pubblica.

In chiusura vorrei solo stigmatizzare la assoluta mancanza di stile che il Niccoli ha rivelato a valle del brillante risultato ottenuto dal sindacato.

Capisco la forte delusione di chi non riesca ad avere quella visibilità tanto agoniata, evidentemente deve lavorare ancora molto sui contenuti, ma tentare di colpire nel personale, oltretutto, chi ha sottoscritto tale accordo è un attacco inqualificabile e non si fa altro che abbassare repentinamente il livello di confronto sui problemi dei Cittadini.

Pertanto, nell’invitare il Niccoli ad apprendere dalla FP CGIL e/o da chi la rappresenta ai tavoli negoziali, come si conducono le trattative sindacali mirate al bene dei lavoratori e dell’utenza, noi come CGIL ribadiamo la soddisfazione per l’eccellente lavoro svolto dalla nostra FP CGIL, nel promuovere e tutelare la salvaguardia del livello occupazionale dei lavoratori, dei loro parametri retributivi, nonché la tutela dell’utenza.

In conclusione mi preme tranquillizzare i lettori del fatto che in futuro non risponderemo ad ulteriori missive che siano prive di contenuti o che distorcano gli stessi, perché la CGIL non può rendersi strumento di chi non avendo argomenti propri cerca di brillare di luce riflessa.

Il Segretario Generale    f.to  Antonio Macchia

 

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