Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Ancora un anno scolastico ad ostacoli, quello che si profila per alunni con disabilità e operatori dell’integrazione scolastica, in Salento e in Puglia. Già ad aprile e a giugno scorsi, con tre richieste di audizioni, sollevammo il problema della gestione di questo servizio irrinunciabile per assicurare il diritto allo studio ai minori con disabilità gravi. Un servizio che continua ad essere affidato alle Cooperative, attraverso gli Ambiti territoriali sociali e le Province.
È un modello gestionale insostenibile, che sfrutta il lavoro di educatori e OSS super specializzati ma sottopagati e privi di ogni protezione sociale. Precari cronici la cui dignità professionale e umana viene calpestata, pregiudicando anche la continuità e qualità del servizio offerto agli utenti. Lo sanno bene le famiglie degli alunni disabili, costrette a lottare ogni anno perché possano avere ciò che è dovuto: una presenza stabile, competente e sicura al loro fianco nel percorso scolastico, fondamentale per conservare e sviluppare autonomia e crescita, mettendo a frutto ogni singola capacità. Ogni alunno disabile è come una pianta delicata, che ha bisogno di cure esperte per superare le sue fragilità e tenersi in piedi. Garantire la presenza costante degli operatori dell’integrazione scolastica al loro fianco è dunque un dovere preciso della Regione, che non può continuare a tollerare una gestione precaria del servizio, senza garanzie occupazionali per i lavoratori.
Ecco perché ho presentato un’interrogazione urgente, rivolta agli assessori alla scuola e al welfare, Leo e Barone, per sapere se e come sia stato organizzato il sistema dell’integrazione scolastica nell’imminenza della ripresa delle lezioni, tanto più in una situazione generale complicata dalla pandemia. Considerate le criticità gestionali emerse e riconosciute già da tempo e tuttavia rimaste irrisolte, chiedo di sapere entro quali tempi sarà convocato il tavolo tecnico in cui discutere la futura gestione del servizio, e se s’intenda finalmente superare questo impasse mediante la costituzione di una società in house a cui affidare il servizio d’integrazione scolastica o, nelle more, se s’intenda considerare l’ipotesi di affidamento a SanitaService. Di sicuro la situazione non può essere trascinata oltre così, per rispetto della dignità dei lavoratori e per il bene di bambini e ragazzi che hanno bisogno di un sostegno adeguato e regolare a scuola”.