BRINDISI – La circolare Gabrielli continua a vagare come una mina sull’estate salentina: dopo aver colpito il capoluogo messapico ed in particolare il Campionato di Motonautica ed i Sapori del Mediterraneo, adesso è la volta di altre rinomate mete turistiche della zona. Infatti, nel giro di pochi giorni, sono state annullate la sagra del pesce fritto di Ugento e la 5^ edizione di Strade Golose, fiera enogastronomica che si tiene ogni anno nel centro di Gallipoli. In quest’ultimo caso, gli alti costi per la predispozione delle misure di safety (si parla di oltre 20.000 euro) ed il divieto di somministrazione e vendita di alcolici e bevande in bottiglie di vetro e lattine, hanno scoraggiato gli organizzatori.
Ed è in questo scenario che si appresta a svolgersi la prima edizione del Brindisi Wine Fest (dal 21 al 23 luglio prossimi), evento dedicato al vino che coinvolgerà tre piazze (Piazza Vittoria, Piazza Mercato e Piazza Sottile-De Falco) e gran parte dei negozi del Centro cittadino.
Abbiamo così voluto chiedere all’organizzatore Giuseppe Meo quali difficoltà stia incontrando nell’organizzazione di un evento dove alcolici, vetro e flusso di gente non mancheranno di certo.
Meo, con quali difficoltà e con quali prescrizioni vi state scontrando?
“In realtà con nessuna in particolare: rispetto al divieto di vendita di bevande alcoliche e di bottiglie in vetro, devo dire che nessuna prescrizione ci è stata posta, dato che i calici, a differenza delle bottiglie in vetro, non vengono lasciate per terra ma vengono portate a casa dalla gente. L’unico elemento verso il quale dobbiamo prestare attenzione è l’assemblamento eccessivo di gente, ed è per questo che abbiamo deciso di organizzare gli eventi in più piazze e di coinvolgere i negozianti, che a loro volta organizzeranno eventi live; il tutto permetterà di diluire la presenza di gente per tutto il percorso. A tal proposito annuncio che è stata individuata una nuova piazza per gli spettacoli, ovvero quella antistante il teatro, dove per tutte e tre le serate il Conservatorio Tito Schipa di Lecce organizzerà concerti”.
La scelta di far svolgere l’evento nelle piazze, quindi, vi ha permesso di incontrare minori difficoltà rispetto ai suoi colleghi, i quali hanno optato per delle location sul mare…
“Si, probabilmente il Lungomare o il Piazzale del Monumento sono soggetti a maggiori prescrizioni perché ritenute location che presentano criticità a livello di vie di fuga. A noi, ad esempio, non è stato chiesto nessun transennamento: le uniche prescrizioni sollevateci ineriscono la presenza di punti di stazionamento dei mezzi di soccorso ed il divieto di coinvolgere alcune strade che non avrebbero permesso un pronto intervento”.
Certo che tutto ciò potrebbe scoraggiare l’organizzazione di eventi sul mare, e sarebbe un vero peccato per una città che non vuole più girare le spalle alla sua risorsa più grande…
“Non lo dica a me, infatti a volte mi chiedo: ‘ma se volessi riportare lo Snim sul Lungomare, come potrei fare?’. Probabilmente adesso, sull’onda dell’allarmismo, c’è maggiore rigidità, ma con il tempo penso che si troverà un punto d’incontro. Ci tengo comunque a precisare che la circolare Gabrielli era necessaria, perché in passato, probabilmente, si è agito a maglie troppo larghe; la circolare permette anche a noi organizzatori di stare più tranquilli sotto l’aspetto della sicurezza”.
Avete usufruito del nuovo sportello per gli eventi istituito dal Questore e dal Prefetto?
“No, abbiamo direttamente svolto due conferenze di servizio in Comune, durante le quali i tecnici comunali ci hanno spiegato come muoverci”.
Un’ultima domanda sull’evento: soddisfatti della risposta degli standisti?
“Per essere la prima edizione, assolutamente si. Alla luce della circolare Gabrielli non volevamo fare un evento troppo grande, abbiamo quindi optato per un evento di nicchia. Siamo certi che incontreremo il gradimento della gente”.
Sia concessa una digressione: nella giornata di domenica, come testimonia la foto, si è tenuta sul Lungomare di Bari la prima tappa del Radionorba Battiti Live alla presenza di decine di migliaia di spettatori. Ciò infonde la speranza che sarà ancora possibile organizzare grandi eventi in riva al mare, ma al contempo, alla luce del comportamento tenuto a Brindisi dalle Commissioni preposte alla vigilanza, instilla il dubbio che molto dipenderà dalla valutazione discrezionale dei singoli attori locali.
Andrea Pezzuto Redazione |