BRINDISI – Di seguito l’appello del brindisino Tonino Voglino al Governatore Michele Emiliano, al direttore dell’Asl Giuseppe Pasqualone, alla presidente della associazione “Abili al Sorriso” Rita Dell’Erba ed al direttore del nostro giornale Pamela Spinelli riguardante un fatto increscioso occorsogli ieri presso l’Istituto Santa Chiara di San Vito dei Normanni.
Di seguito il testo della sua lettera:
“Ieri ho postato (su facebook, ndr) un fatto increscioso accaduto al sottoscritto presso l’Istituto Santa Chiara di San Vito dei Normanni. A causa della mia tetraparesi con danno midollare, dovevo effettuare una Risonanza Magnetica alla colonna cervicale, alla colonna dorsale e alla colonna lombosacrale. Mi sono attenuto scrupolosamente alle loro disposizioni telefonando anticipatamente e mi avevano fissato appuntamento per le ore 16.45. Verso le 17,50 capivo che qualcosa non andava per il verso giusto, perchè un tecnico era andato via e si attendeva l’arrivo di un altro, mentre tre persone erano in attesa e tutti per Risonanza Magnetica.
A causa del mio stato di salute e consapevole che la mia Risonanza dura circa un’ora, chiedevo spiegazioni ma, incuranti della mia protesta, mi facevano capire che dovevo aspettare a causa della mancanza del medico o del Tecnico. A questo punto riprendevo le mie carte e andavo via, visto che a una mia richiesta di sapere il nome del medico o tecnico addetto, c’era risposta negativa e c’era una strafottenza dell’impiegata addetta! A questi laboratori che si arricchiscono sulla salute di tanta povera gente, bisogna fare dei controlli mirati! Oltre il danno, stamattina la beffa. Rivado alla ASL di via Dalmazia e l’impiegata addetta mi dice che la ricetta non è più valida e che devo ritornare dal Neurochirurgo a farmela rifare. Allora faccio due conti: viaggio a vuoto a San Vito dei Normanni, onorario al Neurochirurgo che mi aveva fatto la ricetta, altro onorario per la prossima ricetta e tutto questo a causa di un Laboratorio come quello del Santa Chiara di San Vito dei Normanni che continua ad arricchirsi sulla pelle dei poveri cittadini. Per concludere faccio un appello al Presidente della Regione Emiliano, al Presidente della Asl Pasqualone, alla Signora Rita dell’Erba, sempre presente quando si tratta di prendere le difese dei diversamente abili ed alla dottoressa Pamela Spinelli con la speranza di mettere fine a questi fatti incresciosi”.
Ma quando finirà il malcostume nella sanità?