E’ stata la Polizia locale di San Vito dei Normanni a ricevere una segnalazione che parlava di un cane – Macchia, un giovane Amstaff di due anni – ucciso a colpi d’arma da fuoco. Il corpo è stato scoperto questa mattina, nel profondo di una cava in contrada Mascava, vicino alla strada provinciale che collega Serranova a Mesagne, nelle campagne di Brindisi. Le operazioni di recupero sono state complesse: i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi hanno fatto uso delle tecniche Speleo alpino fluviali per calarsi a circa 25 metri di profondità e recuperare la carcassa del cane, che era in uno stato avanzato di decomposizione. Secondo quanto riferito dai veterinari del Siav area C dell’Asl Brindisi, il cane sarebbe morto almeno da sabato scorso. Gli esami preliminari hanno rivelato segni evidenti di interventi di animali selvatici, probabilmente volpi, ma a causa delle condizioni del corpo non è stato possibile determinare se ci fossero ferite da arma da fuoco. Il corpo di Macchia è stato trasportato presso la sede decentrata di Torre Santa Susanna dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata per eseguire ulteriori analisi. Parte degli accertamenti verrà effettuata anche presso la sede centrale dell’istituto, a Foggia. Nei prossimi giorni, si procederà con un’autopsia e radiografie per cercare tracce di proiettili.
Mah, tutto questo sforzo per un cane morto. L’unica giustificazione sarebbe se ne avessero approfittato per fare una esercitazione
L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Quindi il cane andava recuperato e va sottoposto ad autopsia.
Che dire???? I cani vanno tutelati ignorante di Merda