BRINDISI – Per l’ennesima volta, torniamo su un argomento di vitale importanza per i lavoratori, quello relativo ai contratti d’appalto in scadenza nel Petrolchimico di Brindisi.
La preoccupazione che vengano stipulati nuovi contratti al massimo risparmio sulle ore da garantire al servizio é elevata, e questo porterebbe a grandi ripercussioni negative sui lavoratori, che risulterebbero le uniche vittime sacrificali di un sistema che li isola e li mette da parte.
Noi siamo in dovere di provare, con tutte le nostre forze, a prevenire qualsiasi decisione che lederebbe i diritti dei lavoratori, e siamo convinti che l’unico modo affinché non si giunga a scenari poco piacevoli sia la condivisione, la discussione, e la mediazione.
Le nostre richieste sono ben precise, chiediamo affidamento dei contratti d’appalto che non contravvengano alle norme previste dai Contratti Nazionali di lavoro, dal Decresto Legislativo 81/08 sulla sicurezza, in cui i lavoratori storici non vengano penalizzati dal cambiamento, e in cui l’occupazione rimanga stabile.
Faremo tutto ciò che é in nostro potere per fare in modo che questo si concretizzi, ma vogliamo sperare che tutte le parti si incontreranno con l’unico scopo di garantire il futuro più roseo possibile ad ognuno dei lavoratori del Petrolchimico, se altre realtà son riuscite a superare le divergenze e a concludere un’intesa, non vedo il motivo per cui Noi dovremmo essere da meno.
Pur apprezzando la mozione approvata all’unanimità dall’assise comunale che ha inteso dare mandato all’amministrazione comunale per un patto del territorio, vogliamo porre l’attenzione, cosi come ha fatto sugli organi di stampa il capogruppo del M5s Gianluca Serra, che ha espresso la volontà anche nel nostro territorio di creare dei protocolli d’intesa relativi ai lavoratori del Petrolchimico nel settore degli appalti.
Preme evidenziare che, nei fatti, questi lavoratori, alla data odierna, non hanno ancora certezze per il proprio futuro;
a nostro modesto avviso serve un forte intervento della politica ai massimi livelli nazionali, affinché si facciano carico di tale problematica, intervenendo in maniera decisa e autorevole nei confronti dei massimi livelli del gruppo ENI, che ricordiamo è rappresentato con il suo il maggiore azionista, cioè il Ministero dell’Economia.
Siam lieti nel constatare come la politica brindisina stia andando nella direzione giusta, rivolgendosi verso la tutela anche dei lavoratori.
Congiungere i propri interessi con quelli delle altre parti é possibile, raggiungere accordi al fine di evitare che si creino emergenze occupazionali non é un’utopia, ma é richiesto grande impegno e dedizione, e a volte queste qualità scarseggiano.
Ci auspichiamo che la classe politica di Brindisi, per una volta, discuta e sia concreta e coesa per la definizione di un problema che tantissime famiglie ogni 5 anni si portano sulle spalle, consapevoli che a pagarne care le spese siano sempre e solo i lavoratori.
Segretario Territoriale Federazione Autonoma Italiana Lavoratori Metalmeccanici e Servizi/Terziario, Claudio Capodieci