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CAROVIGNO – Come aveva promesso l’organizzatore Antonio Rubino, direttore artistico della Events & Promotion di Roma, sarebbe stato un festival di grande qualità, oltre che di quantità, questa nona edizione della Girandola che si è svolta dall’1 al 3 settembre nel bellissimo centro storico di Carovigno, nell’alto Salento, territorio ricco di tante eccellenze, ad iniziare dal mare, per poi proseguire con l’unicità della riserva naturale di Torre Guaceto, la fertilità delle terre che partoriscono il tipico fiaschetto, il pomodoro tra le eccentricità dei prodotti slow food e tanto altro. Trentadue artisti, selezionati su oltre quattrocento che ne hanno fatto richiesta,  quest’anno provenienti da ogni parte del mondo che si son dovuti fare tanti chilometri per raggiungere la Puglia, come la giapponese Mimì con due voli da Tokyo a Berlino per poi prendere l’aereo per Bari.

Molti di loro per la prima volta nella nostra regione, con la quale è avvenuto un flirt a prima vista. La sorniona Carovigno questa volta era preparata ad accogliere i visitatori con un esercito di bambini a seguito che si sono immersi nelle emozioni degli artisti di strada che non sono tutti uguali, così come non lo sono gli artisti in genere e la gente se ne è resa subito conto. Le prime piogge, dopo tanto caldo non hanno fermato l’esodo turistico che ha in maniera composta riempito la città, tutti gli alberghi e i B&B, i ristoranti, le tipiche osterie, i bar ed i negozi in genere. “Mai come questa volta” ha affermato un vigile urbano che nell’ultima sera ha fatto il papà portando i suoi ragazzi a vedere gli spettacoli, “tutta la città è stata d’accordo. Non c’è stata maggioranza ed opposizione”.

La Girandola avrebbe fatto questo miracolo a quanto pare. La scelta dei vincitori si è basata su particolari e non solo sulla quantità delle persone che hanno assistito a ciascuno dei trentaquattro spettacoli giornalieri, ma proprio sugli sguardi e le emozioni percepite dal pubblico. La distanza del punteggio tra i primi sei gruppi di artisti è stata minima. Alla fine ha vinto il giovanissimo Nicolò Nardelli che lo scorso anno arrivò secondo e grazie alla Girandola arrivò a Canale 5 alla trasmissione Tu Si Que Vales. Il giovane trentino, accompagnato dalla sua fidanzata assistente, si è imposto per pochissimo su una Big Band di Bitonto che oramai è conosciuta in tutto il mondo per aver partecipato ai più rinomati festival internazionali, parliamo della the Bi.$ band diretta da Nicola Cambione. Al terzo posto uno degli artisti di strada più conosciuti, l’argentino Menzo Menjunjes. Una menzione speciale a Daniele Micheli e Cristiana Alfonsetti che con il loro ballo romantico sui trampoli sono riusciti a far piangere di commozione il pubblico che assisteva alla loro performance. Il Premio Dario Fo istituito dall’organizzazione ed abbinato al Festival è sembrato un connubio naturale e riuscito.

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Tutte contente le istituzioni ad iniziare dal sindaco Brandi per poi proseguire con la Consigliera Comunale Annamaria Petrosillo che ha fortemente voluto il festival e convinto l’organizzatore Antonio Rubino, poco propenso a farlo, a ripetere per la seconda volta la Girandola nella stessa città. “La Girandola gira” ha dichiarato Rubino, “il suo obiettivo è stato negli anni quello di far conoscere nuovi territori, bellezze ignorate, incontrare bambini diversi, alcuni dei quali oggi sono gli adulti che a loro volta portano al festival i loro figli. Inoltre siamo fieri di aver dato alla Girandola una anima, finanziando negli anni dei progetti benefici, come i due pozzi d’acqua ed un panificio nel Burkina Faso e quest’anno aver avviato la costruzione di un orfanotrofio nel Congo che Frate Loren, presente a Carovigno, sta costruendo. Tutto questo solo con la vendita delle Girandole. Quest’anno abbiamo raccolto 1580,00 euro a 2 euro alla volta e consegnate a Frate Loren”. Le parole di Rubino lasciano intendere che la Girandola continuerà a viaggiare e a scoprire nuove città. “Prima però andrò a pregare nella bellissima e suggestiva chiesa della Madonna del Belvedere, le condizioni meteo ci hanno aiutati in questi tre giorni”. La Grandola ha ancora una volta emozionato tutti, grandi e piccini. Ora per l’organizzazione parte il progetto di Santa Claus che negli anni scorsi ha portato a Martina Franca ed a Francavilla migliaia di persone da ogni parte d’Italia che quest’anno si svolgerà nell’ultimo weekend di Novembre, il cui luogo di svolgimento si conoscerà nelle prossime settimane.

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