BRINDISI – Che brutte le sere d’estate per i giovani brindisini: fatta eccezione per qualche illuminato gestore di locali (siano lodati questi temerari), infatti, per un ragazzo brindisino non c’è molto da fare oltre alla degustazione del gelatino, della fritta ed a qualche cicchetto da mandare giù. Certo, ci sarebbe anche il cinema all’aperto, però, davvero, siamo seri: può essere considerata questa qui una città per giovani, con quel Lungomare spento in senso lato?
Le casse del Comune sono asfittiche, pertanto non si può chiedere all’Amministrazione comunale di organizzare chissà quali eventi, anche perché le ultime estati sono state caratterizzate da instabilità e discontinuità amministrativa. Eppure se si getta uno sguardo su quanto è stato speso dal Comune per le manifestazioni estive, ci si accorge che la somma ammonta complessivamente a quasi 300.000 euro.
Per l’appunto, 148.500 euro sono andati via per finanziare eventi come il Vinibus Terrae, l’Adriatic Cup, la Brindisi-Corfù, il Segnalibro, il Torneo della Civetta e la Festa della Madonna del Giardino. Tutte manifestazioni lodevoli, per carità, che però hanno drenato ingenti risorse che nulla o quasi hanno restituito ai giovani: infatti, a differenza del passato quando tali manifestazioni prevedevano un corollario di spettacoli musicali, adesso non si va oltre le Masterclass del vino, i convegni sulle ricette di cucina locale, le sfide tra imbarcazioni. Con questo non si vuole assolutamente delegittimare tali manifestazioni, che anzi danno lustro alla città. La questione verte soltanto sull’opportunità di spendere tutti questi danari pubblici a fronte di un coinvolgimento dei più giovani pressoché nullo.
Essendo pochine le restanti risorse a disposizione, infatti, è comprensibile che si appronti poi un cartellone estivo (comunque apprezzabile) che prevede una spesa di 85.500 euro, dei quali solo 28.000 per il cachet degli artisti. E allora, anche in questo caso, al netto degli straordinari sforzi compiuti dalla Fondazione del Teatro Verdi (incolpevole), il solo Roy Paci non può rappresentare il ristoro per un’estate grigia che più grigia non si può (al pari delle ultime, sia chiaro).
Ed a proposito di concerti, possibile che in questa città non ci sia uno straccio di imprenditore capace di fare impresa ed organizzare eventi? Non chiediamo che, come avviene a Lecce, in una sola estate arrivino i Negramaro, Gianna Nannini, Caparezza, Coez, Ermal Meta, Fabrizio Moro, i Negrita, ecc., ma almeno che si organizzi qualcosa che possa coinvolgere ad esempio le cover band in un contest, come avvenne qualche anno addietro all’interno del capannone ex Montecatini.
Aggiungendo al computo finale delle spese anche le risorse destinate alla festa dei Santi Patroni, si arriva a circa 300.000 euro: una cifra importante, che sommessamente ci permettiamo di definire un’offesa per i giovani di questa città. La colpa è di tutti e di nessuno, ma davvero bisogna invertire la marcia se non vogliamo che i giovani continuino a detestare una città che invece merita soltanto di essere amata per le sue straordinarie peculiarità.
Andrea Pezzuto
È vero sono pienamente d’accordo con quanto scritto nell’articolo. Abbiamo un lungomare da sogno ammirato da quanti ogni sera vi passeggiano su e giù per lo più gente non brindisina che rimane affascinata da quanto Abbiamo. Purtroppo in questa città sono proprio i brindisini che la disertano e purtroppo ahimè devo dargli un po di ragione. Cosa ci vuole che la nuova amministrazione vivacizzi un po quella zona, organizzando come detto qualche appuntamento musicale con band del posto . In quel tratto a partire dopo il Betty il comune dovrebbe requisire quei numerosi locali sfitti e indire un bando per la creazione di nuovo esercizi e locali che magari per i primi 5/10 anni andrebbero e pagare il 5% sulle fatture di merce acquistata per poi dopo quel periodo concordare un canone equo e no come quello dei nuovi chioschi dei paninari in previsione sul lenio flacco o quelli della lega per intenderci che hanno fatto scappare i vincitori degli appalti.Quelle manifestazioni fatte a giugno non servono a niente e a nessuno.
Ripristiniamo il Negramaro WineFestival che veramente era diventata una manifestazione con la M maiuscola che cominciava a diventare anche internazionale e magari slittare la data tra fine Luglio inizio Agosto. La riuscita di quella manifestazione era il connubio musica /vino/arte culinaria vissuta in pieno da noi Brindisini e non. Come poi sempre succede qui, quando una cosa và bene, subito la di blocca e si mette da parte chissà perché. Se qualcuno com’è successo ha sbagliato fatelo pagare a livello giudiziario e mettetelo da parte e la manifestazione continua a vivere, invece no e morte sansone con tutti i filistei.
Una band ai piedi della scalinata 2/3volte la settimana con discomusic anni70/80 servirebbe a vivacizzare quel tenebroso tratto ( con tante lampade da sostituire) di lungomare.
Avete visto che fine hanno fatto fare a quel locale di birra artigianale che aprì nella casa del turista lo scorso anno? CHIUSO QUESTA È BRINDISI PURTROPPO.
BRINDISI HA BISOGNO DI GENTE CAPACE INTELLIGENTE E AMANTE DELLA PROPRIA TERRA, È SPERO CHE IL NUOVO ASSESSORE AL TURISMO E AGLI SPETTACOLI SIA ALL’ALTEZZA DEL COMPITO E DELLA CARICA CHE RICOPRE. CITTÀ TURISTICA VUOL DIRE TUTTO IL CONTRARIO FATTO FIN’ORA È ANCHE IL NUOVO PROGRAMMA PER L’ESTATE È BRINDISI NON È ALL’ALTEZZA DELLA CITTÀ. È DA RIVEDERE LA COMPETENZA DELL’ASSOCIAZIONE INVARICATA E FORMULARE E ORGANIZZARE GLI EVENTI IN CITTÀ MI DISPIACE DIRLO MA SONO PROFONDAMENTE DELUSO ,NOI BRINDISINI MERITIAMO MOLTO MA MOLTO DI PIÙ GRAZIE PER AVERMI DATO LOPPORTUNITA DI ESPRIMERE UN MIO PICCOLO PENSIERO E DI AVER SUGGERITO QUALCHE FORSE INSIGNIFICANTE SUGGERIMENTO