Oggi, dopo attenta e ponderata riflessione, ho rassegnato le dimissioni ((mi sono dimessa)) dalla carica di Vice Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Brindisi.
I motivi di questa difficile, ma inevitabile scelta, risiedono nel non più ammissibile modo di gestire la Commissione Bilancio che, nonostante sia assolutamente importante e vitale per la nostra Città, oramai è da oltre un mese che non viene convocata dal Componente della maggioranza che riveste la carica di Presidente.
Assistiamo, da tempo, infatti, a sedute rinviate continuamente ed all’ultimo momento o (ancor peggio) a sedute convocate, frettolosamente, solo qualche ora prima della discussione in aula del documento di bilancio.
L’assenza sistematica del Presidente e, soprattutto, la rumorosa assenza di ogni intervento della maggioranza sull’argomento, non può avere come conseguenza quella di capovolgere i ruoli basilari dettati dalla democrazia partecipativa, né il Vice Presidente, che non fa parte della maggioranza ed è a tutela dell’opposizione, può sopperire a questa grave carenza che sta assumendo i contorni dell’ordinarietà e non della straordinarietà.
Non a caso, l’equilibrio di ogni sistema democratico si fonda nel contemperamento delle funzioni tra opposizione e maggioranza, e quest’ultima, per quanto ci riguarda, ha il precipuo compito di garantire il corretto funzionamento dell’amministrazione comunale.
Ma oggi, dopo aver pazientemente atteso (invano) di cogliere segnali diversi da quelli innanzi denunciati, mi rendo conto, mio malgrado, di subire gli effetti di una vera e propria tattica politica, in cui l’interesse dei cittadini non rientra tra gli obiettivi di chi invece dovrebbe amministrare per il bene di tutti assumendosi le proprie responsabilità.
E nella convinzione che, a volte, la difesa dei diritti e delle libertà di ciascuno di noi passa anche attraverso rinunce a importanti cariche istituzionali, al fine di non farsi trattare da figuranti in monologhi presentati come dialoghi, ritengo fondamentale affermare che i ruoli assegnati nella cosa pubblica hanno un senso quando sono funzionali al servizio per cui sono stati concepiti. Diversamente, vorrebbe dire recitare una parte già scritta da altri. E questo, è inaccettabile. Pertanto, non posso che confermare le mie dimissioni.
Avv.Carmela Lo Martire
Appare inquadrabile in un coupe de theatre la decisione della consigliera di rassegnare le dimissioni dalla carica di vice presidente della Commissione bilancio per le ragioni evidenziate. In sintesi, non può sfuggire ad un consigliere la impossibilità normativa di convocare e discutere argomenti in Commissione solo ore prima che gli stessi siano trattati in Aula con riferimento alla delibera di approvazione di bilancio. Evidentemente, non è noto quanto pubblicato in G.U. sul Decreto Ministeriale n. 127 del primo giugno 2022 che dispone la proroga al 30 giugno 2022 del bilancio di previsione 2022/2024 degli Enti Locali, autorizzando specificatamente sino alla data della approvazione del bilancio, l’istituto dell’esercizio provvisorio. Conosco bene il portato di detto provvedimento, diversamente da altri, che per la carica occupata hanno la obbligatorietà di segnalare agli Organi amministrativi dell’Ente (Segretario Generale e Dirigenti tutti) la eventuale illegittimità dei provvedimenti adottati non in linea con le disposizioni surriferite. Ma non basta. L’Organo di Revisione Contabile del Comune ha l’obbligo di verificare la legittimità contabile degli atti e la conseguente potestà di esprimere parere negativo sulle delibere di movimentazioni di entrate e uscite finanziarie aggiungendo solo che tutti i provvedimenti adottati nel corrente mese devono essere attestati dalla particolare procedura sancita nel caso di esercizio provvisorio. Infine, si rammenta che il mancato invio nei termini stabiliti degli atti di Consiglio ai singoli componenti l’Assemblea costituisce, su richiesta, ragioni di annullamento dei provvedimenti di natura contabile con avvio allo scioglimento dell’Organo Assembleare (vedere sentenze TAR LAZIO e Consiglio di Stato.
Brindisi, 30/06/2022 Franco Leocii