Ancora una volta la città di Brindisi si è fatta trovare pronta. Sulla banchina di Sant’Apollinare, i volontari della Croce Rossa e della Protezione civile, i medici Usmaf, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e il personale sanitario della Asl, ciascuno per le proprie competenze, hanno dato vita al piano di accoglienza umanitaria predisposto nei giorni scorsi dal prefetto Michela La Iacona per fornire assistenza a 106 migranti salvati in mare dalla Ong tedesca Sea Eye. Tra i migranti sbarcati anche 40 minori ed una donna incinta. Di fatto, nessun problema sanitario, ad eccezione di una decina di casi di scabbia. Le operazioni di identificazione si sono svolte presso il comando della Polizia Locale di Brindisi. I minori sono stati condotti presso il Cara di Restinco, mentre i 66 adulti raggiungeranno delle strutture in Calabria. Presenti anche gli operatori del Servizio Migrazioni con le attività di Restoring Family Links per prevenire le separazioni allo sbarco ed agevolare le riunificazioni familiari.