La Settimana Santa di Francavilla Fontana tra i riti pugliesi in mostra da oggi in Spagna

S’inaugura oggi in Spagna il progetto itinerante «Plenilunio di Primavera»

Il plauso della Pro Loco agli organizzatori: i riti della Settimana Santa siano da stimolo per costruire reti di comunità, imprese, associazioni.

Il crocifero scalzo e incappucciato con la sua croce sulla quale sono incisi tutti gli anni in cui è stata ripetuta la mesta penitenza: è questa l’immagine che rappresenta i riti della Settimana Santa di Francavilla Fontana nella mostra «Plenilunio di Primavera» che oggi, venerdì 15 marzo, viene inaugurata nel Palazzo Reale di Vallodolid, nella Spagna nord occidentale. Francavilla Fontana è stata così inserita tra le diciassette città pugliesi più rappresentative della Settimana Santa pugliese, figurando in questo straordinario evento che unisce le tradizioni pugliesi ai secolari riti spagnoli, come quelli di Valladolid, appunto, in cui è altrettanto forte la tradizione dei riti pasquali.

La mostra fotografica è stata promossa dalla cooperativa FeArT e dall’associazione Puglia Autentica, in collaborazione con la Regione Puglia e Pugliapromozione, per favorire gli scambi e il turismo culturale e religioso. Plauso e ringraziamento agli organizzatori e al curatore della mostra, Gaetano Armenio, giungono dalla Pro Loco di Francavilla Fontana, guidata dal presidente Giovanni Colonna. “Inseriti in questa visione regionale, i riti della Settimana Santa di Francavilla Fontana si distinguono maggiormente per i propri tratti unici e identitari e sono percepiti quali autentico patrimonio immateriale della comunità francavillese –dichiara il presidente Colonna. Essi rappresentano, inoltre, un‘opportunità per sostenere la costruzione e la valorizzazione di reti di comunità, imprese, associazione, per rendere sempre più accoglienti e attrattivi i nostri territori”.

L’esposizione comprende immagini che, dal Gargano al Salento, raccontano la Settimana Santa di Taranto, Francavilla Fontana, Gallipoli, Andria, Bisceglie, Molfetta, Bitonto, Ruvo di Puglia, Corato, Canosa di Puglia, Conversano, Noicattaro, Valenzano, Troia, Vico del Gargano, San Marco in Lamis, Pulsano. Immagini a confronto con quelle dei riti di Valladolid, con le sue processioni caratterizzate da magnifiche sculture lignee realizzate da importanti artisti del Barocco spagnolo, presentate in una serie fotografica messa a disposizione da José Luis Alonso Ponga, direttore del Centro Internazionale degli Studi sulla Settimana Santa dell’Università di Valladolid, partner dell’iniziativa.

Impreziosita da un elegante catalogo in lingua spagnola, la mostra restituisce momenti, simboli e gesti della Settimana Santa pugliese. Insieme alla foto dei crociferi nella suggestiva processione dei Misteri di Francavilla Fontana sono presenti, tra le altre, le immagini del pellegrinaggio dell’Addolorata di Taranto e da quella di Bitonto, l’accensione del falò di Noicattaro, la processione della Deposizione di Ruvo di Puglia, quella delle catene di Troia e la processione dei Cinque Misteri di Molfetta. E, ancora, scatti che ritraggono i Misteri di Gallipoli e i riti di Vico del Gargano, con le Madonne del Venerdì Santo e del Cristo Morto, le “fracchie” accese di San Marco in Lamis, la Processione della Desolata di Canosa di Puglia.

La mostra, seguita con attenzione dalla stampa iberica, resterà aperta sino al 24 marzo con  concerto di canti devozionali e una selezione di marce funebri che saranno eseguiti nella chiesa del Convento de los Agustionos Filiponos. Nelle prossime settimane la mostra farà tappa in Puglia a Lecce, Bitonto, Molfetta, Vico del Gargano, accompagnata da ulteriori iniziative, tutte finalizzate – spiega Gaetano Armenio – «a porre il viaggio come momento di confronto e di scambio con le realtà culturali europee, di analisi, riflessione ed esplicitazione degli elementi comuni, delle diversità e delle contraddizioni presenti in queste terre nelle quali confluiscono culture e tradizioni diverse eppure unite dalla stessa civiltà, quella che ha visto nascere e fiorire i popoli del bacino del Mediterraneo».

LASCIA UN COMMENTO