BRINDISI – L’attenzione dei cittadini verso i beni monumentali ed il turismo è aumentata, così come la domanda dei turisti che sempre più visitano Brindisi. C’è fame di cultura e di eventi: per questo, ad esempio, si richiede che quanto prima il Castello Alfonsino possa accogliere visite guidate e manifestazioni culturali. Su questo e sull’annunciata convenzione per la gestione dell’area archeologica di S. Pietro degli Schiavoni abbiamo chiesto informazioni alla Soprintendente ai beni culturali di Brindisi, Lecce e Taranto, Maria Piccarreta.
Architetto, erano state annunciate iniziative al Castello Alfonsino già a partire da maggio, poi cosa è successo?
“Purtroppo ci sono state situazioni, come il cambio del direttore dei lavori, che ci hanno rallentato e siamo arrivati a ridosso delle elezioni comunali, pertanto abbiamo preferito aspettare l’esito delle stesse così da poter incontrare il nuovo Sindaco e definire il percorso assieme. Dopo ferragosto partiremo sicuramente con le visite guidate al castello nella parte dove sono già stati effettuati i lavori e dove è garantita pertanto la percorribilità. Inoltre vorremmo organizzare concerti e spettacoli teatrali nella Piazza d’Armi.
I lavori, comunque, procedono velocemente: sono iniziate le prime indagini sulle fondazioni della parte crollata, adesso si faranno le indagini nella Piazza d’Armi, si è proceduto ad effettuare scavi archeologici dai quali però non è emerso nulla di rilevante, è stato sistemato il ponteggio sull’acqua. La mia intenzione sarebbe quella di organizzare anche visite dall’acqua per restituire il rapporto acqua-castello. L’idea inoltre è di somministrare questionari per coinvolgere cittadini e visitatori”.
In merito alla convenzione che dovevate siglare con il Comune per una maggiore fruizione dell’area archeologica di S. Pietro degli Schiavoni, invece, come procede?
“L’intenzione è quella di aprire l’area anche il pomeriggio ma bisogna scontrarsi con il problema di un personale che non è poco ma che è amministrativo e non di vigilanza, e ciò comporta difficoltà nel coprire i pomeriggi, e poi c’è anche un problema legato alla nuova contrattazione. Vorrei capire se è possibile coinvolgere lavoratori socialmente utili o formule simili: voglio parlarne con il Sindaco.
Noi ci siamo organizzati attraverso straordinari per le aperture extra in occasione, ad esempio, dell’arrivo dei crocieristi e c’è stata tanta risposta. Bisognerebbe tuttavia strutturare un cambio di orario di servizio. Altro esempio: la domenica non possiamo coprirla perché il mio personale per contratto non lavora. Va cambiata la visione di quel posto perché fino ad ora è stato solo un presidio della Soprintendenza, ma adesso ci sono esigenze diverse. Con il Commissario Giuffrè, persona molto sensibile al tema, avevamo provato ad intraprendere un percorso ma poi ci sono stati rallentamenti per via dei passaggi sindacali. Questa situazione, comunque, la risolveremo sicuramente perché non è pensabile di avere quegli orari di apertura per un’area archeologica nel cuore della città”.
Andrea Pezzuto