BRINDISI – Ennesima sfiammata della torcia del petrolchimico che preoccupa i brindisini.
“Ancora una volta la Torcia del Petrolchimico torna a sfiammare ed ancora una volta i cittadini di Brindisi devono sperare nel forte vento di maestrale che possa allontanare dalla città i veleni che vengono prodotti dalla combustione degli idrocarburi inviati in Torcia – dicono i consigliere comunali Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie di Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi – tra questi veleni uno dei più pericolosi è il benzene, cancerogeno accertato, il cui valore in corrispondenza delle accensioni della torcia più volte si è innalzato a valori elevatissimi nella centralina della centralissima Via Taranto. Un fenomeno quello dell’accensione della Torcia che si ripete sempre uguale come se fosse ineluttabile, come se fosse dovuto dal caso o dalla sfortuna, e non invece determinato come crediamo da bassi livelli di investimento, da uno stato degli impianti inadeguato e per questo facilmente in blocco. Chiediamo al Sindaco Carluccio, così come lo chiedevamo al suo predecessore, cosa intende fare? Chiediamo se intende curarsi della salute dei suoi concittadini, visto che per legge ne è la prima responsabile. Per questo chiediamo alla Carluccio di far sapere alla cittadinanza cosa è successo, quali le cause di questo ennesimo blocco, quali le sostanze emesse dalla Torcia. E così come abbiamo chiesto negli ultimi anni chiediamo al Sindaco di nominare una commissione di esperti qualificati, indipendenti dal gruppo Eni, con costi a carico della Multinazionale, per verificare lo stato degli impianti, se sono utilizzate tutte le migliori e possibili tecnologie per evitare il blocco degli impianti e le sfiammate della torcia. Una commissione che dia indicazioni serie e concrete per affrontare un problema che è di natura evidentemente economica ovvero di mancanza di investimenti e che non può più essere tollerato”.