L’acqua che sgorga dal mio rubinetto è buona? E’ questa la domanda che ciascuno di noi si pone. Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. La purezza dell’acqua è garantita dalle centinaia di controlli che ogni giorno il personale dei laboratori chimici e microbiologici dell’Acquedotto Pugliese effettua in ogni fase del ciclo produttivo.
Si prelevano campioni dalle sorgenti, dagli invasi, dai pozzi, dalle fontanelle pubbliche, che poi vengono analizzati nei 6 laboratori centrali e periferici (Bari, Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, Vieste), e in quelli negli impianti di potabilizzazione. Nel corso dell’anno, l’attività di laboratorio conta ben 250.000 controlli nei quali vengono determinati tutti i valori previsti dalla legge. I parametri sono organolettici (colore, odore, sapore), chimico-fisici (temperatura, pH, conducibilità elettrica, cloruri, solfati, calcio, ecc.). Per gustare appieno il gusto dell’acqua di rubinetto, si consiglia di spillarla dall’erogatore domestico e di lasciarla decantare in una brocca per 1 o 2 ore prima del consumo, o in frigorifero per abbassarne la temperatura.
Si consiglia, inoltre, di pulire almeno una volta l’anno i serbatoi a servizio dell’abitazione o del condominio.
L’acqua imbottigliata con dicitura “acqua minerale” che molti di noi acquistano, deve rispondere ai criteri di legge. Impariamo ad analizzare le etichette:
ParametroValore limite (DLgs 31/2001)
Calcio (Ca)non previsto
Cloruri (Cl)250 mg/l
Solfati (SO4)250 mg/l
Nitrati (NO3)50 mg/l
Nitriti (NO2)0,50 mg/l
Potassio (K)non previsto
Sodio (Na)200 mg/l
Durezza (°F)14-50 °F