giuseppe zippo

Tra una conferenza stampa ed un incontro sul D.U.C., distretto urbano del commercio di Brindisi, denominato Brundisium aumentano le perplessità e gli interrogativi circa la gestione di uno strumento, promosso dalla regione Puglia, che ha obiettivi ben più ambiziosi di quelli messi in pratica nel capoluogo volti solo a consolidare logiche egemoniche su di un settore che ha bisogno del contributo anche delle rappresentanze dei consumatori per essere rilanciato. Un coinvolgimento precluso subordinando in prima istanza il ruolo di consultazione all’interno dell’organismo al versamento di una quota associativa pari a 500 euro annui proibitiva per realtà come la scrivente che non hanno scopi di lucro né interessi di gestione da avanzare. Un’esclusione reiterata anche nel corso della presentazione del piano strategico del commercio avendo deciso il coinvolgimento delle sole associazioni aderenti al CNEL che come è noto è composto dalle associazioni sindacali e datoriali e non da quelle dei consumatori. Un atteggiamento delle associazioni di categoria di Confcommercio e Confesercenti avallate dal rappresentante dell’amministrazione il Dott. Albertini che condanniamo fermamente e che avremo modo di contrastare per dare voce alle giuste istanze dei consumatori. Non è organizzando qualche spettacolino ogni fine del mese o con l’organizzazione di convegni o di corsi per addetti alle sale da gioco che si risolvono i problemi del commercio di Brindisi o si convincono i consumatori a scegliere il centro per i propri acquisti anziché la periferia o i centri commerciali o addirittura altre città limitrofe. Intanto è concreta la possibilità che gran parte delle risorse disponibili rivenienti da finanziamenti regionali e comunali vengano impiegate per studi, consulenze ed organizzazione del distretto lasciando poco spazio alle politiche attive volte alla crescita delle attività commerciali ed ai servizi rivolti ai consumatori. Per le motivazioni di cui sopra con una lettera, di cui si allega copia, l’ADOC di Brindisi ha chiesto alla presidenza del DUC di rendere noto l’ammontare dei finanziamenti ricevuti e delle spese sostenute ad oggi oltre quelle programmate considerato che non vi è traccia sul sito del comune chiedendone nel contempo la pubblicazione. L’ADOC auspica che chiunque prenda in mano le redini della città dopo il turno di ballottaggio di domenica prossima riconosca pienamente il ruolo importante delle associazioni del consumatori e ristabilisca finalmente ordine in un settore quello del commercio fortemente provato non solo dalla crisi economica ma anche per una gestione discutibile degli strumenti di sviluppo e per l’ingerenza da parte  delle associazioni di categoria nei processi di crescita della città.

Il Presidente provinciale

        Zippo Giuseppe

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