Lasciata sotto il sole col suo cane anziano e malato da autista trasporti pubblici

E’ accaduto qualche giorno fa, per l’esattezza il  27 Luglio 2018 attorno alle ore 16:00,  la vicenda che ha visto l’autista di un mezzo di trasporto pubblico negare in malomodo l’accesso al medesimo  a  V.D.N.24enne con la sua cagnolina anziana e malata oncologica, intenta a  recarsi dal veterinario per garantire le cure quotidiane al suo amico a 4 zampe di sempre.
Una vicenda non solo in contrasto con la vigente normativa ma alla quale sono venuti meno quei basilari presupposti di civiltà ed educazione.
La ragazza ha sporto subito segnalazione all’azienda S.T.P. , e, nei giorni  successivi all’accaduto, la società ha rivolto formali scuse telefoniche per la condotta avuta dal dipendente.
Le dichiarazioni : ”  Ieri pomeriggio 27 Luglio 2018 alle 16:20 aspettavo presso la fermata di via mantegna/ufficio postale( Sant’Elia) , l’autobus dell’Stp linea 4 che collega l’ospedale Perrino ad Apani. Ero in compagnia del mio cane Sissy per giungere dal veterinario  per la quotidiana dose di antibiotico. Ero munita di regolare biglietti per me e per il cane, sia per l’andata che per il ritorno, e con il cane al guinzaglio e in borsa avevo sia la museruola sia il kit per la raccolta degli escrementi. Alle 16:28 arriva l’autobus, in procinto di salire su codesto automezzo pubblico, vengo subito fermata dall’autista che con atteggiamento molto arrogante e presuntuoso mi dice : << non puoi entrare con il cane. Fai il biglietto per te e per lui. Inoltre non può salire senza museruola e cestino >>. Premettendo che il mio cane è un jack Russell terrier malato di 13 anni e in terapia farmacologica, operato da una settimana per una grave infezione dentaria ( quindi non ha la possibilità di masticare o mordere!), mono-oculare. Per altro non è la prima mia volta che insieme al mio compagno a quattro zampe prendevo la corriera, anzi per me è diventata una routine dato che non ho mezzi a mia disposizione per raggiungere il veterinario. Allibita chiedo un chiarimento all’autista in merito, neanche il tempo di mostrargli la museruola in borsa che l’autista mi fa cenno con la mano a cucchiaio e rivolta verso di me di andarmene e sbattendomi le porte in faccia si allontana a tutta velocità, lasciandomi sotto al sole cocente. Oltre il danno anche la beffa!!!”
Se da una parte il regolamento della Società  specifica che gli animali hanno l’obbligo di pagare il biglietto ed il presidio della museruola è una costante oltre al guinzaglio, rispetto  al solo obbligo di guinzaglio ( recando con se la museruola ) in luoghi pubblici e aree urbane stabilito dall’ordinanza ministeriale 6 Agosto 2013 e succ., dall’altro specifica che l’eventuale inadempienza può essere regolamentata sullo stesso mezzo, cosa che non è avvenuta per la ragazza che si è vista negare sia l’accesso al mezzo che un trattamento a dir poco  professionale.
Attenendosi alle vigenti normative- afferma Antonella BRUNETTI- Delegata Guardia dell’Ambiente Brindisi, e, considerando che non esiste una norma che disciplini in modo univoco l’accesso dei cani sui mezzi pubblici , fatto salvo quanto demandato a testi sanitari, regioni e regolamenti interni alle società, come in questo caso,  è necessario avere sempre buon senso, e se da una parte la visione animal friendly e welfare adottata da numerose società e servizi per una vita sempre più armoniosa nel rapporto uomo-animale, dall’altra ci troviamo dinnanzi alla libera interpretazione della norma e personali condotte  che disattendono alle più basilari regole di rispetto e di civili rapporti umani.
Confido- afferma sempre Brunetti- che l’attenzione rivolta a garantire dei servizi sempre più attenti alle problematiche sociali, vengano assicurati , altresì, ad una migliore gestione per l’accesibilità animal friendly.
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