Con riferimento al comunicato stampa dell’Ordine degli architetti, che riallega le osservazioni presentate al PCC in data 01/08/2014, si ribadisce quanto già comunicato in merito all’argomento e pubblicato, tra l’altro sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 15/03/2017 in merito a quanto quanto già lamentato dalle associazioni di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico di Brindisi chiarendo che l’Amministrazione comunale ha già recepito e fatto proprio da ben due i lavori della commissione di valutazione delle osservazioni al PCC pervenute dallo stesso Ordine e associazioni nella fase antecedente la fase di “scoping” della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano giusta deliberazione delle Giunta Comunale n. 21 del 26/01/2015, consultabile sulla pagina dedicata alla “strumentazione di tutela e vincolo, del sito istituzionale cartografico del comune all’indirizzo www.sistcartinfo.it.
In particolare, tra l’altro si è disposto:
L’avvio del procedimento Valutazione Ambientale Strategica in uno con la Valutazione di incidenza ai sensi della L.R. n. 11/2001;
Sancita l’efficacia del PCC esclusivamente nelle aree del demanio marittimo conformemente a quanto stabilito dalla L.R. 17/2006 (oggi 17/2016), demandando alla prossima pianificazione generale la gestione delle are immediatamente adiacenti alla dividente demaniale;
Chiarito, in merito alla verifica delle aree per la libera balneazione rispetto alle aree concedibili (il famoso rapporto 60/40) già effettuata sin dalla prima fase progettuale per “sub unità fisiografiche”, come del resto previsto dalla stessa regione, pertanto verificando tale rispetto separatamente per i differenti tratti costieri (tratto costiero nord, da Torre Guaceto a Punta penna- il tratto costiero centrale, da Punta Penna a Bocche di Puglia -tratto costiero sud da Saline a Cerano);
In merito alle così dette Aree logistiche militari e non, tali attività sono escluse dal demanio marittimo delegato alle regioni dallo stato ai sensi di quanto disposto dal dPCM 21/12/1995 e pertanto escluse dalla regolamentazione del PCC.
Invece, proprio grazie all’adozione del PCC potrà essere garantito l’adeguamento delle strutture balneari preesistenti secondo quanto stabilito dalla stessa normativa regionale evitando così possibili situazioni di conflitto.
Si ritiene inoltre che proprio il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica avviato presso la Regione Puglia sia la sede opportuna per garantire la necessaria partecipazione e collaborazione da parte degli ordini ed associazioni formalmente invitati ai lavori di valutazione le cui proposte saranno prese nella dovuta considerazione.
A tale riguardo sia le precedenti osservazioni, le controdeduzioni e i successivi contributi sono stati forniti all’incaricato della redazioni degli atti di Valutazione, già individuato dalla A.C. tra i docenti del politecnico di Bari con comprovata competenza e professionalità nel settore.
Giampiero Campo