Latiano: lunedì il primo ciak del cortometraggio su Bartolo Longo

Dal satanismo all’Altare. È la storia straordinaria di un uomo che si liberò da satana, aiutò gli ultimi e scalò il Paradiso. La vita del Beato Bartolo Longo, un avvocato  al servizio della Chiesa, potrebbe adesso, grazie alla iniziativa della Associazione culturale “L’Isola che non c’è” e alla collaborazione di tre Comuni del Brindisino, diventare un film.

Il primo ciak di un cortometraggio per promuovere la figura del Beato, fondatore della basilica di Pompei e trovare un produttore disposto ad investire sulla sua vita, si girerà lunedì, proprio a Latiano, nella casa natale dove Bartolo Longo è nato nel lontano 1841.

Poi nei tre giorni a seguire saranno coinvolti i vicini centri di Mesagne e Francavilla Fontana (città queste fondamentali per la raccolta di fondi che nel 1876 avrebbe consentito a Bartolo Longo di costruire la basilica nella Valle di Pompei) e per finire nella casa circondariale di Brindisi; luogo simbolico per spiegare la vita di un personaggio che confutò per primo le teorie lombrosiane che si basavano sul concetto del criminale per nascita.

Bartolo Longo seppe dimostrare, invece che, aiutando i figli dei carcerati, dando loro una chance di reinserimento sociale, quella teoria era tutt’altro che scientifica.

La sceneggiatura del video vedrà impegnati giovani attori professionisti, ma anche comparse del luogo guidati dal regista pugliese Alessandro Zizzo e con la partecipazione di Al Bano Carrisi, testimonial appassionato della vita di questo personaggio a cui è affidato il compito di voce narrante nel film.

Le riprese realizzate a costo zero grazie alla disponibilità del regista, degli attori, dei tecnici, dei fonici, degli elettricisti, dei costumisti e degli operai, vedrà coinvolti i comuni di Latiano, Francavilla e Mesagne.

Sono i centri che, insieme a Latiano hanno rappresentato un punto di riferimento importante per la formazione culturale del Beato. E dal punto di vista più “terreno”, contribuito alle donazioni raccolte dal Beato per la costruzione della basilica di Pompei, tra le più importanti mete di pellegrini al mondo.

La straordinaria iniziativa della realizzazione del cortometraggio (per la quale la comunità è particolarmente grata ad Al Bano) potrebbe rappresentare un’occasione irripetibile per promuovere la figura del Beato.
Fu un uomo comune, avvocato di professione con un passato di satanista che, dopo aver avviato il suo percorso di fede, dette un contributo straordinario alla Chiesa (la sua supplica alla Madonna del Rosario è la più recitata al mondo) e che, nelle sue azioni rivolte ai poveri, aiutò i figli dei carcerati nel loro reinserimento sociale, impiegandoli in lavori come quello di una tipografia a Pompei che ancora oggi stampa milioni di copie distribuite in abbonamento in tutto il mondo.

Il video – per la regia di Alessandro Zizzo – rappresenta, sia per l’originalità dei protagonisti coinvolti (Al Bano è un artista che si è già cimentato con la macchina da presa) che per le musiche originali che faranno da colonna sonora, scritte per l’occasione dal maestro Alterisio Paoletti, un promettente avvio per la realizzazione di un vero e proprio film su questa importante figura della Chiesa.

Progetto questo a cui mira da anni la stessa Associazione “L’isola che non c’è” che è riuscita a salvare dalla vendita a privati la casa natale del Beato dopo una campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto nel 2017 lo stesso Al Bano.

Infine, grazie ad un contributo finanziario che l’Associazione nel 2018 ha ottenuto dalla Regione Puglia, è stato possibile l’acquisto dell’immobile, oggi di proprietà di tutti i cittadini.

Per questo fondamentale impegno (che lo ha visto al fianco della Associazione) il Comune di Latiano approverà in Consiglio Comunale, convocato per la fine del mese la cittadinanza onoraria al grande artista di Cellino San Marco.

Lunedì in occasione dell’inizio delle riprese saranno presenti a Latiano tutti i protagonisti di questa avventura insieme ai tre sindaci, Mino Maiorano, di Latiano, Antonello Denuzzo di Francavilla Fontana, Toni Matarrelli di Mesagne città candidata a Capitale della Cultura 2024 e al parroco della Chiesa Madre di Latiano, don Salvatore Rubino, la chiesa nella quale venne battezzato Bartolo Longo.

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