Il proposito di aumentare ulteriormente la tassa aeroportuale rischia di infliggere un colpo mortale allo sviluppo del turismo, l’unico settore che mostrava incoraggianti segnali di crescita. La possibilità di avere collegamenti aerei a costi contenuti con le maggiori città italiane ed europee ha contribuito fortemente, infatti, a fare del Salento una delle mete turistiche più stagionate. Tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che la nascita dell’innovativo business model noto con il nome di “lowcost” ha determinato una serie di effetti, sia sul settore del trasporto aereo che sui passeggeri e sui territori. La crescita dell’offerta low cost in molti aeroporti minori come quello di Brindisi ha creato rilevanti opportunità di sviluppo turistico che non vanno sprecate. Grazie alla innovativa e caratterizzante strategia localizzativa e di prezzo seguita soprattutto dai primi vettori low cost (Ryanair), è stato possibile ampliare il numero di destinazioni raggiungibili e contemporaneamente ridurre le tariffe. Aumentare la tassa aeroportuale, scelta fatta da pochissimi comuni italiani, rischia di interrompere questo trend e si andrebbe ad aggiungere ad un’altra decisione negativa per il settore turistico quale quella di introdurre la tassa di soggiorno. Se l’unica motivazione è quella di implementare le entrate comunali per far fronte alle difficoltà di bilancio ben altre scelte potevano essere fatte, come quella di introdurre anche nel nostro comune le possibilità offerte dalla Legge regionale n. 20/2022 (cosiddetto Piano casa) che avrebbe fatto lievitare le entrate per oneri di urbanizzazione oltre che andare incontro ad esigenze sempre più avvertite dai cittadini. Purtroppo la proposta del gruppo del PRI è stata sonoramente bocciata dalla maggioranza consiliare. Non resta che augurarsi che l’Amministrazione receda da questo proposito o lasci la scelta alla nuova Amministrazione che si andrà ad insediare nei prossimi mesi. Certamente il Partito Repubblicano si opporrà in ogni sede a decisioni che possono ulteriormente penalizzare il territorio.
LA RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO TURISMO
(Stefania CARAVAGLIO)