L’Avis provinciale Brindisi celebra il 45° della sua fondazione. Il 25 novembre alle ore 17,30 si terrà un convegno a Mesagne presso Tenuta Moreno, parteciperanno il presidente nazionale Gianpietro Briola, il segretario nazionale Rocco Monetta, alcuni consiglieri nazionali Avis, il direttore generale Asl Maurizio De Nuccio, il presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli, il direttore del Simt di Brindisi Antonella Miccoli, il presidente regionale Avis Raffaele Romeo, Rino Spedicato del Csv Brindisi-Lecce, una delegazione dell’Avis Provinciale Campobasso, gemellata con Avis provinciale Brindisi, i presidenti che nel corso degli anni hanno retto Avis sul territorio e altri rappresentanti associativi della Puglia.
Aprirà i lavori il presidente provinciale Avis Sergio Domenico Zezza che alimenterà il dibattito su “L’evoluzione della comunicazione in Avis”, con relazioni del Prof. Giuseppe Patisso e di Rocco Monetta e conclusioni di Gianpietro Briola.
«È un momento per ricordare la storia di Avis – dichiara Zezza – ma nel contempo per proiettare l’associazione in un contesto sociale che muta rapidamente. Bisogna trovare nuovi mezzi di comunicazione per trasferire il messaggio associativo di solidarietà, di impegno sociale, l’essere spazio di cittadinaza attiva». L’Avis provinciale nacque in questi giorni nel 1978 per iniziativa delle comunali di Brindisi, Fasano e Mesagne: nel corso degli anni, poi, tutti i comuni della provincia hanno via via fondato una sede, dando forma e sostanza a quella che oggi è una realtà che conta 20 sezioni comunali, 8.300 soci e circa 13.000 sacche di sangue donate ogni anno.
«In occasione del 45esimo dell’Avis Provinciale – prosegue Zezza – dobbiamo porre le basi per un progetto da costruire nel tessuto sociale, analizzare l’evoluzione della società, dare attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione, con particolare riferimento ai social. C’è bisogno di interrogarsi sul ruolo della scuola e su come interagire con i giovani. Noi volontari abbiamo il dovere di promuovere le più efficaci forme di impegno sociale e riproporre il volontariato come centro della vita delle persone.
Non deve mancare, naturalmente, il confronto con le istituzioni per intessere forme di coprogettazione e coprogrammazione, in particolare con l’Asl e con la conferenza dei Comuni».
Insomma, un momento costruttivo e di proposta per un’associazione che vuole essere al passo con i tempi. Le celebrazione si chiuderanno domenica 26 a Brindisi in piazza Duomo con il raduno dei labari e la celebrazione della SS. Messa in Cattedrale.