Un agosto caldo, non solo per le alte temperature, ma principalmente per le numerose vertenze in atto nel nostro territorio. La UIL, come sempre, di fronte al collasso sistemico dell’apparato produttivo e la inarrestabile perdita di posti di lavoro, con i gravi danni che questa situazione comporta nei confronti di centinaia di famiglie brindisine, cerca di dare il suo contributo costruttivo alla ricerca di soluzioni alternative praticabili.
L’ennesima vertenza aperta dalla crisi della Leucci, una azienda sull’orlo del fallimento, non vede ancora soluzioni. Nei giorni scorsi sembrava fosse arrivato il momento in cui tutti i lavoratori sarebbero stati licenziati per mancanza di commesse. Poi c’è stato il “congelamento” della procedura.
Una decisione opportuna visto che l’impresa Leucci ancora oggi ha rapporti di lavoro ed amministrativi con altre aziende, sia nella nostra provincia che al di fuori di essa. Se la situazione è questa, ci sembra un dannoso controsenso dare per scontata una decisione che alla fine finisce per danneggiare esclusivamente i lavoratori. Ed allora bisogna adoperarsi per scongiurare la sua definitiva chiusura, cercando possibili soluzioni.
Per questo la UIL chiede l’apertura di un tavolo istituzionale presso la Prefettura di Brindisi, con la presenza della Task force regionale, per fare il punto della situazione e valutare se ci sono le condizioni per assicurare ai dipendenti la continuità lavorativa perduta con altre aziende, creando i presupposti necessari affinché per le attività in corso siano coinvolti anche i lavoratori della Leucci.
Dalla stampa apprendiamo che la CNA di Brindisi propone il potenziamento della “Circolare del mare”. Un progetto utile per collegare i vari quartieri. Crediamo che sia l’occasione opportuna per creare un sistema di collegamento urbanistico di supporto a quello tradizionale per strada, creando altre aree di sosta. L’altra idea è la rivalutazione del capannone ex Montecatini da utilizzare per iniziative fieristiche ed esposizioni internazionali. Progetti che potranno, se accompagnati da convinte volontà di realizzarli, sostenere il nuovo modello di sviluppo che tutti auspichiamo.Siamo d’accordo con il presidente del Consorzio ASI dottor Bianco quando afferma che gli investimenti per il recupero delle infrastrutture sono necessari per incentivare l’economia brindisina. Anche perché, la cosa ci sta particolarmente a cuore, crea nuovi posti di lavoro per i nostri disoccupati.
Antonio Licchello