Quando sei in campagna elettorale: Prometti, Prometti tutto senza alcuna esistazione, anche se non lo vuoi fare o non sai come fare.
E’ questo l’imperativo “bizzarro” inventato da una certa politica, ammesso che possa definirsi tale, che cerca di far credere, promessa, dopo promessa, di essere all’altezza di quella responsabilità, di avere piena consapevolezza dei problemi della cttà, di avere una chiara visione di una città futura, che la loro mente non riesce ad elaborare.
Il tutto finalizzato esclusivamente al proprio interesse elettorale, non certamente a quello dei cittadini.
L’importante è curare l’aspetto “ estetico” della promessa, di segnare una qualche di vitalità . Non è certamente necessario realizzare in seguito quanto promesso, fare qualcosa di concreto in quella direzione. Si può sempre fare finta di niente.
Al limite, come è accaduto più volte nel passato, si possono sempre riproporre le stesse promesse nella successiva campagna elettorale, facendo affidamento sulla labilità della memoria dei cittadini.
Un comportamento che non costituisce una novità, almeno in questa città, che in questo campo si è sempre distinta.
Niente di importante, Si mortificano solo le aspettative dei cittadini interessati, che vengono abbandonati a se stessi, ai loro bisogni. Col tempo se ne faranno una ragione
La vicenda della promessa della riattivazione della delegazione comunale del Casale costituisce la dimostrazione di come l’Amministrazione comunale di Brindisi, la sua maggioranza politica, sappiano interpretare alla perfezione questo insegnamento.
Si trattava di un provvedimento che l’attuale maggioranza, in campagna elettorale, aveva dichiarato di ritenere assolutamente necessario per affrancarli dall’enorme disagio di doversi confrontare con i faticosi problemi, mai risolti, del traffico urbano e della mancanza di parcheggi del centro storico, anche per una semplice certificazione.
Ma anche per far sentire loro la città più vicina alle loro vite.
Per dare spessore e credibilità a quella promessa, hanno pensato di immortalarla con una loro foto sulla soglia della delegazione comunale, che, considerato i risultati, potrebbe sembrare esilerante .
Considerato il tempo trascorso dall’insediamento del sindaco e della sua maggioranza, in molti sono ormai sfiduciati, temono che alla fine non se ne farà niente, nonostante le tante richieste di intervento di molti cittadinI.
Peraltro non si può certamente affermare che questo livello di disinteresse, di disattenzione, costituisca un fatto isolato, una eccezione nell’attività di questa amministrazione, che viene percepita indolente, refrattaria ad affrontare e risolvere effettivamente i problemi dei cittadini.
Questa e la dimostrazione che in questa città al di là delle ricorrenti, noiose dichiarazioni pubbliche da parte dell’amministrazione comunale, l’impegno concreto, la considerazione, il senso di solidarietà verso le difficoltà vissute dai cittadini, non costituisce certamente una loro priorità.
Su questa e su tante altre situazioni, situazioni di disagio sofferenza si dovrebbe concentrare l’attenzione degli attuali amministratori , mettendo in atto fatti concreti, realizzando quanto promesso, facendo ogni sforzo per eliminare ogni problema, ogni complicazione burocratica, affinché dai prossimi giorni possa essere risolto problema riattivando la delegazione comunale.
Altrimenti quella disponibilità rischia di essere percepita per quello che sembra a più di qualcuno, ovvero funzionale solo a fare scena. A fare foto, come a Capodanno.
Siamo proprio messi male.
Vincenzo Albano