Le Sardine brindisine rilanciano: il 4 gennaio in piazza Santa Teresa a Brindisi

Da oltre un mese il movimento delle Sardine sta attraversando tutto il Paese, indistintamente da Nord a Sud per contrapporsi ad una politica dell’odio e profondamente lontana dai bisogni dei cittadini.

“Dopo essere scesi in piazza in tutte le province pugliesi siamo pronti a farlo anche nella nostra città, storicamente terra d’accoglienza, capace di abbracciare chiunque ci sia mai stato – dichiarano Stefano Bocchini e Antonio De Simone – non solo per sfidare l’ondata sovranista e populista che sta attraversando il nostro Paese, ma anche e soprattutto perché pretendiamo che la politica smetta di essere vissuta e praticata come una perenne campagna elettorale ma sia capace di mettere al centro i bisogni reali dei cittadini.” Continuano gli organizzatori.

“Già lo scorso 22 gennaio in oltre 400 lavoratori, studenti e cittadini siamo scesi in piazza a Francavilla Fontana, siamo pronti a stringerci ancora di più in Piazza Santa Teresa il 4 gennaio alle ore 17:00 perché vogliamo affermare a gran forza che Brindisi non si lega, ma soprattutto denunciare i reali drammi di questa città, spesso affrontati in maniera superficiale o strumentale dai Governi di più livelli: siamo la 4ª città più povera d’Italia, con uno dei più elevati tassi di abbandono scolastico e disoccupazione, una città e che negli ultimi 20 anni ha perso centinaia di giovani che non hanno potuto trovare l’opportunità di coltivare i propri studi e interessi e poterci rimanere, con un tessuto industriale che ha bisogno di innovarsi ecologicamente e democraticamente e attende risposte” – Continuano De Simone e Bocchini.

Questo movimento nasce in maniera profondamente spontanea e con questi capisaldi, ragion per cui vogliamo sottolineare l’estraneità a qualsiasi simbolo, partito o movimento politico, ma semplicemente trovarci in piazza il 4 gennaio per rilanciare la nostra idea di politica. Per questo una volta aperti gli interventi vogliamo che sia la piazza a parlare: prepariamoci a trovarci strette come sardine e a portare in piazza ciò che più ci rappresenta, da una sardina bianca e blu a un articolo della Costituzione, da un libro o uno striscione, gridiamo a gran voce che Brindisi non abbocca, Brindisi non si Lega!

Le Sardine Brindisine

#brindisinonsilega

#brindisinonabbocca

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1 COMMENTO

  1. “…una città e che negli ultimi 20 anni ha perso centinaia di giovani che non hanno potuto trovare l’opportunità di coltivare i propri studi e interessi e poterci rimanere”…non è forse a questo che i cosiddetti “sovranisti e populisti” si riferiscono da diverso tempo? Mi pare che sia Salvini che spesso ripete , sino allo sfinimento, che i giovani hanno il diritto a “poter scegliere” se rimanere nello stesso luogo d’origine o spostarsi! Se un giovane deve spostarsi per motivi di lavoro o di studio, non deve farlo perché “costretto” da politiche che non danno le pari opportunità lavorative e di studio, ma per libera volontà. Mi pare che la nostra Puglia sinora sia stata, da tantissimi anni ormai, governata da quel “lato” della politica che avrebbe dovuto essere dalla parte del Popolo ed invece lo ha dimenticato. Quindi le “sardine”, che non hanno una bandiera politica specifica, ma vanno “contro” qualcuno, andranno dunque contro l’attuale governo di sinistra! Anche il nostro Consiglio Comunale è di sinistra , dunque, giustamente, se amano la pace e la giustizia, combatteranno “contro” chi governa la nostra Regione e la nostra città! Mi meraviglia che un movimento vada “contro” la politica dell’odio!!! Solitamente chi desidera allontanare l’odio, ideologicamente non dovrebbe andare “contro” qualcuno.

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