Su un punto la pandemia ha messo d’accordo quasi tutti gli italiani, che bisogna rafforzare la sanità nei territori. Invece a Mesagne sembra andare in direzione contraria, ci risulta infatti che la nostra città, pur essendo sede di Distretto Sanitario e comune capofila dell’Ambito Territoriale BR/4, viene scippata di servizi fondamentali per la nostra comunità. Ci riferiamo in particolare alla Commissione Medica, preposta alla valutazione delle domande d’invalidità civile trasferita, pare, a San Pietro Vernotico; ed al Centro vaccinale per il COVID che sarà chiuso costringendo i mesagnesi a recarsi presso il Comune di San Vito dei Normanni, con particolare disagio per le persone anziane e fragili. Ormai tutti sappiamo che si va verso la terza dose di vaccino anzi, secondo i bene informati, si andrà incontro a richiami annuali del vaccino, come succede da anni per l’influenza. Buon senso vorrebbe che per una città come Mesagne, dotata di una struttura ospedaliera largamente sotto utilizzata, la Direzione della ASL si attivasse per restituire ai mesagnesi servizi fondamentali. A meno che i servizi sanitari non hanno pari dignità per una comunità civile di una città candidata a Capitale della Cultura.
Le Segreterie dei pensionati CGIL, CISL, UIL del comune di Mesagne