BRINDISI – Volendo fare un primo, obiettivo e sostanziale bilancio di questa Amministrazione, la sintesi non può che essere una: FALLIMENTO!…E’ veramente imbarazzante, a volte sconcertante, vedere questa Amministrazione navigare a vista, senza una progettualità o lungimiranza politica e le risultanze dell’ultimo consiglio comunale non fanno che confermare il nostro giudizio.
Intanto, il nostro pensiero non può che andare agli indigenti, alle famiglie senza una casa che talvolta sono costrette a dormire in una automobile, ai tanti disoccupati, alle periferie di Brindisi e Tuturano, che si trovano in uno stato di abbandono totale: parchi degradati, rifiuti puntualmente fuori dai cassonetti, illuminazione pubblica fatiscente, strade disastrate e sporche ed erba alta dappertutto; improvvisazione nella gestione delle partecipate, mensa scolastica e aumento delle tasse.
Non è demagogia, ma è la realtà! Un vero e proprio disastro per i brindisini, naturali destinatari di una politica fallimentare di antica memoria ancora oggi priva di qualsiasi capacità risolutiva.
Uno stallo cronico che ha determinato una assoluta improduttività amministrativa, una inesistente programmazione politica di rilancio socio-economico della città.
E’ una vergogna vedere un’ Amministrazione “imbambolata”, gessata, ferma su uno sterile “redde rationem” interno alla coalizione.
Per Brindisi serve un nuovo, virtuoso modello di sviluppo che veda al centro il turismo, l’ambiente, l’industria eco-sostenibile, cogliendo tutte le proposte che arrivano dai territori, dall’impresa, creare fiducia negli investimenti, riduzione del carico fiscale sulle imprese e sul lavoro, per i trasporti serve potenziare le nostre infrastrutture come l’aeroporto e, quale snodo centrale anche per le relazioni con i paesi del Mediterraneo, il nostro porto e gli approdi turistici correlati.
La politica è fatta di programmi, di idee, di capacità e competenze. Una città problematica come la nostra, senza una seria programmazione è destinata all’oblio.
ll Sindaco dimentica che buona parte della responsabilità del “disallineamento” delle entrate e delle uscite e quindi sul tragico bilancio comunale , è ascrivibile, quasi del tutto, ad una parte della maggioranza che lo sostiene. Proprio per questo, Rossi, se ha rispetto per il suo ruolo, per la politica e per la comunità che l’ha eletto, non deve perdere altro tempo e compiere l’unico atto di dignità e di onestà politica possibile: rassegnare le dimissioni!
Invece di pensare a come far tornare i conti all’interno della sua maggioranza distribuendo incarichi nelle partecipate, Rossi ammetta che Brindisi è alla deriva, in balia dell’incertezza e della precarietà; le dimissioni sarebbero, inevitabilmente, un grande gesto di umiltà e responsabilità, non verso l’opposizione, ma verso la nostra amata città.
Per noi della Lega fare politica significa impegnarsi nel risolvere i problemi delle persone; essere classe dirigente significa ascoltare le istanze della gente e tradurle in atti concreti. Rossi non è stato in grado di cambiare in bel niente: la storia è sempre la stessa!
Segreteria cittadina della Lega-Salvini Brindisi
cosa dovrebbe fare il comune di Brindisi (che è in suo potere) per ridurre il carico fiscale sulle imprese e sul lavoro?