Cariche batteriche elevate per 5 campionamenti su 29 tra foci di fiumi e canali. Focus regionale sulla depurazione: sono ancora 3 gli impianti che continuano a scaricare nel sottosuolo. Il 23% dei depuratori presenta criticità mentre il 24% è soggetto a scarichi anomali. Procedono gli interventi per migliorare il comparto depurativo e sono numerose le iniziative messe in campo dalla Regione per incentivare il riuso delle acque reflue in agricoltura
Su http://www.legambiente.it/golettaverde è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi
Cinque campionamenti su ventinove eseguiti lungo le coste pugliesi risultano fuori dai limiti di legge e di questi tre sono “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati come nel caso dello sbocco dellavasca di Boccadoro a Trani (Bat), la foce del canale in contrada Posticeddu sul litorale Apani, a Brindisi, e il canale di scarico di Marina di Leuca a Castrignano del Capo.
È questo in sintesi l’esito del monitoraggio svolto lungo le coste pugliesi dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari da Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia e Mattia Lolli, Portavoce Goletta Verde, alla presenza di Vito Colucci, Direttore Generale Autorità Idrica Pugliese, Vito Bruno, Direttore Generale Arpa Puglia e del Contrammiraglio Giuseppe Meli, Direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica.