La donna è stata ricoverata ed è in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.
E’ un ragazzo di 23 anni, di Ceglie Messapica, a essere stato denunciato dai carabinieri per l’aggressione alla donna, una 34enne di Monteiasi, che e’ avvenuta in un bar di Ceglie la notte tra sabato e domenica. A quanto emerso, nessuno avrebbe aiutato la donna all’infuori delle sue amiche. All’ospedale Perrino di Brindisi le e’ stato riscontrato un trauma al volto, una contusione al bulbo oculare e fratture multiple all’orbita e alla mascella sinistra. Ricoverata a Bari,
dove resta in prognosi riservata dopo l’intervento chirurgico al volto, non risulta in pericolo di vita.
“…nessuno avrebbe aiutato la donna all’infuori delle sue amiche”! Che miseria !!! Non c’era “nessuno” che si è mosso per aiutare quella donna, a cui veniva fatta violenza? Le amiche si, ma hanno potuto far ben poco dinanzi alla violenza maschile, che di gran lunga è superiore a quella femminile. Quando saremo capaci di superare l’individualismo, l’indifferenza e l’egoismo? Non c’erano altri uomini presenti? Forse per non rischiare altra violenza? Mah, sarà, eppure mi ha sempre fatto soffrire l’indifferenza dinanzi alla vista di UN ATTO DI VIOLENZA. E’ vero che siamo tutti intimoriti dalla prepotenza di questa società, ma l’unione fa la forza, per cui dinanzi ad una prepotenza, la reazione collettiva che blocca la violenza, inibisce e “fa scappare” il prepotente!!!
Lasciare da solo chi subisce violenza è da meschini. Siamo esseri umani, siamo fratelli, siamo “soci”, cioè apparteniamo alla società!!!Anche il chiamare il 113 oppure il 112, quando si è soli ed impossibilitati a far fronte ad una violenza, fa onore. Cari giovani, non prendete come modello, il cattivo esempio che a volte noi adulti vi offriamo, ma coltivate in voi, quegli alti valori che il Signore Dio ha seminato in ognuno : l’amore per ogni uomo, soprattutto del debole ed il confuso !!!