Lettera aperta al sindaco Marchionna

Egr. sig. Sindaco,

mentre decidevo di scriverLe, ho sentito dell’imbarazzo perchè dovevo scegliere se darLe del Lei o del Tu, ho deciso, visto il nostro rispettivo attuale incarico, Lei Sindaco di Brindisi ed io Segretario Nazioanle del”La Casa dei Liberali” ho deciso di rivolgermi al Sindaco.

Mi permetta in premessa di rammentarLe che un breve scritto non risolve nulla ma muove le idee, e l’avvenire non si subisce lo si domina, lo si costruisce.

Mi son chiesto se la Sua Polis, intesa quale comunità autonoma di uomini liberi, si sia prefissata prima di ogni cosa, di compiere quelle azioni atte a creare sviluppo da offrire alla propria città che si svilupperebbe se andassero a compimento le condizioni necessarie , e, se gli sforzi fossero appagati dalle realizzazioni.

Il consiglio comunale nel suo insieme dovrebbe animare il dibattito politico e proporre solo quelle idee che se attuate aprirebbero all’impiego, al lavoro.

I cittadini sono spettatori di una pigrizia assoluta, piuttosto che affrontare secondo criteri di priorità i veri problemi della città, sia i consiglieri di maggioranza che di opposizione sono occupati a cazzeggiare e/o accrescere, incrementare, moltiplicare, il proprio tornaconto. (vedi le ragioni vere dell’ultima crisi)

Mi rendo conto che l’attuazione del programma non dipende solo da Lei anche se la legge elettorale Le lascerebbe libero arbitrio di scelta e nominare la Sua giunta e proporre le priorità del programma politico sottoscritto.

Durante la Campagna Elettorale quando si stava scrivendo il programma , ho voluto ed ottenuto, tra l’altro, che fosse inserito quale strumento di sviluppo. il “CAPANNONE” della ex Montedison, motivandone le ragioni .

Ne parlammo durante il nostro unico propedeutico colloquio che non vertiva solo sulla situazione politica ma soprattutto sul programma da realizzare ed in quella occasione Le riferii quanto fosse utile mettere a frutto quel Capannone da ricavarne il maggior utile possibile per la città.

Le chiesi, se fosse stato eletto Sindaco, di portare in Consiglio ed in Giunta la questione. Tenga conto che quello spazio con annessi e connessi può ospitare un Ente Fiera di tutto rispetto e potrebbe essere utilizzato tutti i mesi dell’anno; potrebbe ospitare ogni mese un solo settore merceologico, sempre diverso dagli altri undici.

La città potrebbe ogni mese godere dei benefeci rivenienti dalla presenza di almeno 200 persone tra operatori ed accompagnatori, nonché di loro agenti, per almeno 9 giorni pieni.e la presenza di oltre 1500 visitatori, Si darebbe lavoro ad idraulici, elettrici, falegnami, montatori, telefonici, hostess, amministrativi, organizzatori ed operatori del turismo, tipografie, etc. , nonché da tener presente e da non trascurare, un grande indotto.

Lei sa bene che chi Le scrive ha una professionalità tale nel settore fieristico da potersi permettere di suggerire questa soluzione.

Per concludere Le dico che se nella nostra città ci fossero tante altre idee ed iniziative, fruitrici di posti di lavoro, il Consiglio Comunale, la Giunta e soprattutto Lei, dovreste metterci la firma e spingere, soprattutto i giovanie a creare il loro valore aggiunto.

L’operazione potrebbe godere dell’intervento pubblico, privato e pubblico oppure solo privato.. Porgo un affettuoso saluto a quell’uomo, che prima di essere nominato primo cittadino, ha fatto sognare e sperare.

Angelo Caniglia

 

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO