BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’Adoc.
Egr. Sig. Commissario Prefettizio,
in linea con le finalità di promozione e di tutela dei diritti dei consumatori, con la presente questa Associazione intende richiamare la Vs. attenzione sugli ultimi e recenti interventi legislativi in materia fiscale che interessano una larga fascia di contribuenti.
Come è noto, il 13 ottobre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.L. n. 148 pubblicato sulla G.U. del 16.10.2017, con cui è stata disposta una “estensione della definizione agevolata dei carichi” (art. 1) o, più semplicemente, la “rottamazione bis” delle cartelle di pagamento. La previsione normativa non costituisce di certo una novità, essendo strettamente connessa con la disciplina di cui al D.L. n. 193/2016 che all’art. 6 ha introdotto la procedura di “definizione agevolata” dei carichi inclusi in ruoli, affidati agli agenti di riscossione (Equitalia) negli anni dal 2000 al 2015.
Giova, peraltro, ricordare che la sua successiva legge di conversione n. 225/2016 – accogliendo le istanze di quanti, da più parti, avevano rilevato una disparità di trattamento dei contribuenti sotto il profilo dei presupposti oggettivi per l’accesso alla procedura di definizione – ha poi esteso la possibilità di definizione agevolata anche alle entrate (tra cui quelle di natura tributaria) di Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni. In proposito, va rilevato che il legislatore, pur operando una equiparazione dei ruoli di riscossione coattiva alle ingiunzioni di pagamento, ha tuttavia tenuto conto dell’autonomia regolamentare in materia tributaria di cui godono gli enti locali per effetto dell’art. 52 del D.Lgs. n. 446/1997, di talché la sanatoria delle posizioni oggetto di riscossione coattiva tramite ingiunzione si atteggia come una facoltà e non come un obbligo.
Ora, venendo alla normativa (art. 1) contenuta nel recentissimo D.L. n. 148/2017 (che ha parzialmente modificato ed integrato l’art. 6 D.L. n. 193/2016), è stata prevista la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con il D.L. n. 193/2016, di mettersi in regola con il pagamento del debito tributario o contributivo il cui recupero sia stato affidato all’agente di riscossione. In particolare, si è previsto che: • il debitore possa effettuare entro il 30 novembre 2017 il pagamento delle rate insolute e scadute a luglio e a settembre 2017, con conseguente riammissione alla rottamazione; • il debitore possa essere ammesso alla nuova rottamazione quando la sua precedente istanza di definizione agevolata sia stata rigettata perché non in regola con il pagamento delle rate (in scadenza al 31.12.2016) previste da un piano di rateazione in essere al 24.10.2016; • il debitore possa essere ammesso alla definizione agevolata per i carichi affidati all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2017 al 30 settembre 2017.
Resta ferma la previsione di cui all’art. 6 ter D.L. n. 193/2016, che riconosce agli Enti territoriali la facoltà di stabilire “(…) l’esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate”.
Alla luce del quadro normativo, così come innovato da ultimo dal D.L. n. 148/2017, è auspicio di questa Associazione che l’Amministrazione comunale di Brindisi si determini a valutare positivamente la possibilità di estendere la definizione agevolata ai contribuenti morosi individuati secondo i parametri innanzi indicati. Non solo. E’ altresì auspicabile che l’Amministrazione, nei limiti della facoltà riconosciuta agli Enti locali dalla normativa nazionale, si determini ad escludere le sanzioni relative alle entrate oggetto di riscossione secondo la procedura agevolata.
Se per un verso, l’estensione della procedura di definizione agevolata costituisce una indubitabile occasione per incassare entrate senza i costi di un recupero coattivo (con pacifico beneficio per le casse comunali), sotto altro aspetto si consente ad una generalità di contribuenti – e, soprattutto, a quanti, in questi anni di crisi economica, si sono trovati nell’impossibilità di ottemperare ai propri doveri contributivi – di estinguere, finalmente e definitivamente, posizioni debitorie attraverso il pagamento di rate depurate dalle (mal tollerate) sanzioni.
Confidando nella capacità di Codesta Amministrazione di comprendere e anticipare i bisogni dei cittadini, già colpiti pesantemente da imposte e tributi di ogni tipo e natura, si resta in attesa di un positivo segnale che ci consenta di ritenere avviato un percorso verso una fiscalità locale più equa e sostenibile.