La giusta legittima richiesta della FIOM CGIL Brindisi, della applicazione della legge BIAGI a tutti i lavoratori dell’ appalto LEUCCI COSTRUZIONI, quindi non solo di chi ha operato materialmente nella centrale ENEL di CERANO, comprenderà anche gli impiegati e i lavoratori delle officine LEUCCI COSTRUZIONI, che comunque operavano per detto appalto. L’ ENEL come committente ha riconosciuto che a norma di legge è obbligata a pagare direttamente le maestranze della LEUCCI COSTRUZIONI, in caso di mancata corresponsione delle retribuzioni da parte dell’appaltante.Tesi rivendicata da subito dalla FIOM Brindisi, supportata dall’ufficio legale della CGIL ( avv. Tonia D’Oronzo e Paolo Di Schiena) in tutte le assemblee dei lavoratori, in Confindustria, in Prefettura, in task Force regionale.Tesi contestata (a mezzo stampa e in tutte le sedi anche istituzionali) in particolare, non tanto dalla stessa Enel, ma altresì da un singolare personaggio abituato a non promuovere agitazioni nelle aziende che non retribuiscono i lavoratori da mesi, per poi dichiarare invece guerra e scioperi contro aziende sane che aumentano e retribuiscomo con regolarità i lavoratori, investendo nell’innovazione, nella salute e nella sicurezza.
Oggi che giustamente l’Enel ha riconosciuto la giusta causa della FIOM CGIL Brindisi, dando una boccata d’ossigeno non solo ai manutentori, ma anche agli impiegati e alle maestranze delle officine, nella percentuale che l’ENEL ritiene per il momento essere obbligata a rispettare (tenendo conto che ci sono anche altre committenze della LEUCCI, che a tutt’oggi si sono più volte assentate dalle convocazioni della task Force presso la Prefettura di Brindisi) insieme alle altre committenze.
A nostro avviso, al bando delle polemiche, (l’importante è il recupero da parte dei lavoratori delle loro spettanze) ma non si può comunque sottacere che al ridicolo e alle bugie non c’è mai limite. Quelli che ieri negavano la validità della legge BIAGI per tutti i lavoratori, oggi con una capovolta da saltimbanco ne rivendicano il risultato.
Tralasciando altre amenità su ulteriori sacrifici che i lavoratori avrebbero dovuto fare per salvare la LEUCCI COSTRUZIONI.
Per quanto ci riguarda noi della FIOM CGIL Brindisi, siamo soddisfatti non solo per aver avuto ragione dal primo momento, ma soprattutto per aver recuperato salario per tutti i lavoratori.
Pertanto gli sconfitti restano i complici di questa brutta storia che ancora non è neanche finita del tutto.
Angelo LEO
segretario generale
FIOM CGIL Brindisi