BRINDISI – “Altro che nuove assunzioni! L’Azienda elettrica che, già per altri aspetti è inadempiente verso il territorio, adesso passa ai licenziamenti dei suoi dipendenti diretti, dopo aver già procurato la perdita di posti di lavoro all’interno delle imprese appaltatrici”.
L’accusa, forte, è del vice segretario generale Cisal Brindisi Angelo Petraroli che, in una nota, fa il punto sul licenziamento avvenuto in data 13 settembre 2016 ai danni del dipendente Enel Produzione S.p.a. Davide Matromarino. “ Il 29 novembre prossimo – prosegue Petraroli – si terrà la prima udienza relativa al ricorso di un dipendente Enel della centrale di Cerano, licenziato in tronco e senza preavviso nel mese di settembre scorso. Notizia che l’Enel si è ben guardata di pubblicizzare, allo stesso modo di come agisce nel campo degli appalti, visto che ancora oggi consente aggiudicazioni di lavori a commessa ad imprese, che offrono ribassi sino al 60% pur di vedersi assegnati i lavori. Tutto ciò non può essere ulteriormente tollerato, né tantomeno si può giustificare che chi assume tali iniziative trovi contestualmente facile udienza presso le istituzioni primarie, consumando incontri privati, e non certo per andare incontro agli interessi della collettività brindisina, sia essa popolazione locale che piccola impresa”.