La notizia della perdita di 9,7 milioni di euro di finanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione per manutenere e infrastrutturare con servizi di primaria necessità le nostre aree industriali ci lascia senza parole.
Parliamo di interventi ammessi a finanziamento nel lontano 2018, che avrebbero consentito di realizzare opere di urbanizzazione per acqua e fogna, di migliorare e completare la viabilità, di intervenire con opere di efficientamento energetico. Mai come adesso c’è estremo bisogno di colmare gli svantaggi competitivi dei nostri territori e di renderli quanto più possibile accessibili e attrattivi.
Confindustria opera quotidianamente per creare le condizioni affinché vengano colte nuove occasioni di crescita, ma diventa difficile se non si riesce neppure ad utilizzare le risorse a disposizione.
Recuperare questi finanziamenti nel prossimo ciclo del Fsc non rappresenterebbe comunque una notizia che consentirebbe di rallegrarsi particolarmente, perché a furia di perdere tempo e traslare investimenti da una misura ad un’altra – così come accaduto ad esempio per le opere portuali, anche a causa dei continui rallentamenti burocratici – si priva il territorio di potenziali risorse aggiuntive.
È un gioco a somma zero che dobbiamo tutti assieme impegnarci a interrompere se vogliamo davvero ambire ad un futuro più prospero.
IL PRESIDENTE
Gabriele Menotti Lippolis