“Il Policlinico e l’Università di Bari si palleggiano l’obbligo di pubblicare i dati sull’intramoenia e un sindacato di medici propone di autosospendersi per un mese dall’attività a pagamento; lo fanno per contestare la mia proposta di legge ma purtroppo non si accorgono che le loro obiezioni sono alla legge statale, che impone l’allineamento dei tempi d’attesa tra attività istituzionale e libero-professionale.”
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati.
“Nel corso degli ultimi mesi ho chiesto prima al Policlinico e poi all’Università di pubblicare i dati sull’attività libero-professionale, così come la stessa richiesta è stata avanzata a tutte le Aziende sanitarie pugliesi. Ne è venuto fuori, rispettivamente, il palleggiarsi la competenza tra Policlinico e Università sui docenti universitari, col risultato di un’eclatante omissione, e una parziale pubblicazione – nella maggior parte dei casi – da parte delle singole aziende.
E mentre tutto ciò accade, manifestando implicitamente tutto il problema che la mia proposta vuole risolvere, un sindacato di medici propone di auto-sospendere l’attività libero-professionale, come se questo dovesse spaventare qualcuno o come se l’allineamento dei tempi dipendesse dalla legge regionale e non da una legge statale già vigente.
Spero che il 27 novembre prossimo il Consiglio approvi la proposta di legge e che in Puglia si avvii con energia il processo di riduzione dell’attesa in sanità.”